paradisi fiscaliIl presidente dell’Anci Antonio Decaro, nel corso della seduta odierna della Conferenza Stato Città, ha espresso il parere favorevole dell’Associazione al decreto del Ministero della Economia che ridetermina la stima delle capacità fiscali standard di ogni singolo Comune. Il decreto, presentato in Stato Città nella riunione del 15 settembre, è stato esaminato in modo approfondito da parte dei tecnici di via dei Prefetti e del Mef, consentendo di superare alcune perplessità iniziali, grazie a possibili soluzioni condivise.

 

L’accordo, approvato in sede di Conferenza, prevede innanzitutto, che l’esecutivo si impegni a considerare, nell’ambito della formulazione dello schema perequativo applicabile per il 2017 e del riparto del Fondo di solidarietà comunale l’opportunità di introdurre eventuali correttivi, a fronte di possibili modificazioni eccessive delle risorse assegnate a talune fasce di comuni per effetto dei cambiamenti relativi ai fabbisogni standard e dell’aggiornamento delle capacità fiscali. Tutto questo con particolare riguardo alla neutralizzazione necessariamente incompleta dell’influenza della componente rifiuti.

 

“E’ molto importante prevedere un adeguato fondo che accompagni tutto il percorso perequativo per i comuni”, ha sottolineato Decaro “con una capacità minima di 40 milioni di euro, in analogia con quanto già avvenuto nel biennio 2015-2016”.

 

Inoltre, il governo promuoverà una revisione condivisa della metodologia di calcolo delle capacità fiscali standard dei Comuni applicabile dal 2018. Infine, si dovrà valutare l’opportunità di interventi utili a garantire dal 2018 la completa neutralizzazione della componente rifiuti sulla perequazione delle risorse da assegnare ai Comuni e a valutare l’opportunità di una razionalizzazione della normativa sulla perequazione, frequentemente modificata con interventi ripetuti e stratificati sulla legge di stabilità 2013.

 

L’obiettivo secondo la valutazione dell’Anci, è di pervenire ad un quadro di riferimento più chiaro, nell’interesse della trasparenza dei principi e degli spazi di attuazione delle norme in questione e della robustezza e trasparenza del percorso perequativo avviato dal 2015.