referendum 17 aprile appelloLa preparazione della macchina elettorale in vista del Referendum costituzionale del 4 dicembre prevede una serie di scadenze per i Comuni: dalla revisione delle liste, all’affissione del manifesto di indizione della consultazione, il voto in Italia degli italiani all’estero.

 

Con circolare n. 41/2016 la Direzione centrale dei servizi elettorali del Viminale ha delineato termini e procedure del procedimento elettorale. Da parte del Viminale è arrivato innanzitutto un sollecito ai presidenti delle commissioni e sottocommissioni elettorali e circondariali e ai sindaci a vigilare affinché gli uffici elettorali dei Comuni provvedano ai rispettivi adempimenti con regolarità e tempestività.

 

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre scorso del Dpr 27 settembre 2016 che ha stabilito la data del Referendum indetto per approvare il testo di legge costituzionale «per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione» è partito il count down della consultazione che prevede lo scrutinio subito dopo la chiusura delle urne e l’accertamento del numero dei votanti.

 

Entro il 17 ottobre, terzo giorno precedente l’affissione in tutti i Comuni del manifesto di indizione dei comizi elettorali, il responsabile dell’ufficio elettorale dovrà procedere alla cancellazione dei nomi degli elettori trasferiti in un altro Comune. La comunicazione di avvenuta cancellazione dovrà essere inviata solo telematicamente dai Comuni di emigrazione a quelli di immigrazione con le modalità definite nella circolare n. 43/2014. Il Comune di nuova iscrizione dell’elettore trasferito da altro Comune dovrà rilasciare al titolare una nuova tessera elettorale previo ritiro di quella rilasciata dal comune di precedente residenza.

 

Entro il 20 ottobre, 45 giorni prima della votazione, in cui in ciascun Comune verrà affisso il manifesto di convocazione dei comizi, il responsabile dell’ufficio elettorale dovrà occuparsi di «perfezionare l’iscrizione nelle proprie liste dei nomi degli elettori già cancellati da altri comuni»: gli enti di emigrazione o quelli d’immigrazione dopo aver cancellato o iscritto i nomi degli elettori trasferiti o iscritti in un altro Comune, dovranno depositare i provvedimenti di cancellazione o di iscrizione nella segreteria comunale durante i primi cinque giorni del mese successivo a quello della loro adozione dando pubblico avviso del deposito con manifesto del sindaco da pubblicare nell’albo pretorio online e da affiggere in altri luoghi pubblici.

 

Sempre entro il 20 ottobre il responsabile dell’ufficio elettorale comunale dovrà anche effettuare le cancellazioni per la perdita della cittadinanza italiana e del diritto elettorale che risulti da sentenza o da altro provvedimento dell’autorità giudiziaria, e per le variazioni conseguenti al cambio di abitazione nell’ambito dello stesso Comune.

 

Il 30 ottobre il responsabile dell’ufficio elettorale comunale dovrà compilare un elenco in tre copie dei nomi dei cittadini che – pur essendo compresi nelle liste elettorali – nel giorno fissato per la votazione non avranno compiuto il diciottesimo anno di età, trasmettendo una copia dell’elenco alla commissione elettorale circondariale per i conseguenti adempimenti sulle liste sezionali destinate alla votazione, pubblicando la seconda copia dell’elenco stesso nell’albo pretorio online e depositando la terza copia nella segreteria del Comune.

 

Le variazioni concernenti l’acquisto del diritto di voto per motivi diversi dal compimento della maggiore età, oppure il riacquisto del diritto medesimo a seguito della cessazione di cause ostative dovranno essere riportate nelle liste elettorali entro il 4 novembre.

 

Entro il 19 novembre dovranno poi essere cancellati i nomi degli elettori deceduti. L’ufficiale elettorale dovrà effettuare sempre entro questa scadenza gli adempimenti relativi non solo alle variazioni delle liste elettorali conseguenti al ripristino di posizioni anagrafiche precedenti, in caso di accertamento di dichiarazioni di cambio di residenza non veritiere, ma anche procedere alle variazioni riguardanti dati o indicazioni contenute nella tessera elettorale in conseguenza delle revisioni apportate alle liste.