Con la deliberazione assunta il 10 agosto scorso, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha assegnato risorse pari a circa 40 miliardi di euro del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) da destinare – nel rispetto del criterio di riparto (80% al mezzogiorno e 20% al centro-nord) indicato dalla legge di stabilità 2015 (articolo 1, comma 703, lettere a) e b), legge 190/2014) – a investimenti nel settore delle infrastrutture e dell’ambiente; dello sviluppo economico e produttivo; del turismo, della cultura e della valorizzazione delle risorse naturali; dell’occupazione; dell’inclusione sociale e della lotta alla povertà; dell’istruzione e della formazione.
Le assegnazioni riguardano altresì gli interventi definiti nell’ambito dei 15 accordi inter-istituzionali finora siglati con regioni e città metropolitane e denominati «patti per il Sud». Il CipeE ha approvato altresì i programmi complementari afferenti all’Accordo di partenariato 2014-2020, la cui disciplina era stata già definita nella delibera del medesimo Cipe del 28 gennaio 2015 n. 10. I programmi in questione approvati dal Cipe riguardano i seguenti ambiti settoriali: a) “Ricerca e innovazione” (410 meuro); b) “Cultura e sviluppo” (133,622 meuro); c) “Governance e capacità amministrativa” (247,199 euro). Tutti operano a complemento degli omonimi programmi operativi nazionali 2014-2020, già adottati dalla Commissione Europea ed ora in fase di attuazione.
Il programma complementare al Pon «Citta Metropolitane 2014-2020»
Il programma in questione riguarda le aree urbane delle sei Città metropolitane (Bari, Catania, Messina Napoli, Palermo e Reggio Calabria) ubicate nei territori delle regioni meno sviluppate ed è finanziato con le risorse del Fondo di rotazione (legge 187/1983) provenienti dalla differenza tra il tasso di co-finanziamento teorico e il tasso di co-finanziamento effettivo ascrivibile all’omonimo programma nazionale “Città metropolitane 2014-2020”, co-finanziato da fondi Sie e meglio conosciuto con l’abbreviazione Pon Metro.
Le risorse a disposizione del programma complementare ammontano a 206.012,120, 55 euro, di cui circa 6 meuro destinati ad azioni di assistenza tecnica. Il programma complementare opera in sinergia con il Pon Metro ed è pensato in funzione di completamento e di rafforzamento degli interventi ivi previsti, al dichiarato scopo di «costituire, ai fini di un maggior impatto e di una più efficiente esecuzione finanziaria degli stessi, un bacino di progetti in overbooking».
Il programma, inoltre, ha anche la finalità di «rafforzare la partecipazione dei comuni minori della cintura metropolitana al processo di costruzione delle città metropolitane, anche attraverso l’individuazione di modelli di governance, azioni di sistema e progetti pilota». Giova ricordare che il Pon Metro (che però interessa: Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina e Palermo) è stato adottato dalla Commissione europea con Decisione C(2015) 4998 e può contare su una dotazione finanziaria pari ad oltre 892 milioni di Euro, di cui 588 milioni di risorse comunitarie [446 a valere sul Fondo di Sviluppo Regionale (FESR) e 142 sul Fondo Sociale Europeo (FSE)], cui si aggiungono 304 milioni di co-finanziamento nazionale.