pubblico impiego mobilitaUn impiegato del Comune di Napoli che volesse trasferirsi presso il Comune di Milano o nell’immediato hinterland non ha alcuno strumento efficace ed ufficiale per poter soddisfare la sua esigenza. Contemporaneamente un’impiegata del Comune di Milano che volesse trasferirsi al Comune di Napoli o nell’immediato hinterland non sa come risolvere la sua esigenza. Chiediamo al Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia l’istituzione di una banca dati nazionale dove ogni dipendente pubblico possa segnalare la sua disponibilità e ricollocarsi su tutto il territorio nazionale con l’istituto dell’interscambio tra Enti. Tutto questo a beneficio del benessere lavorativo degli interessati e della motivazione sul lavoro. Una banca dati che consenta l’abbinamento delle disponibilità e delle richieste includendo tutti gli ambiti dell’apparato organizzativo statale, governativo, regionale e locale, agenzie, autorità ed Enti partecipati.

 

Per questo Giuseppe Falanga ha lanciato una petizione su Change.org (http://www.change.org/p/ministro-madia-i-trasferimenti-veloci-degli-statali-giovano-alla-nazione-ma-occorre-una-banca-dati-intelligente) e ha inviato una missiva al ministro Marianna Madia, che riportiamo qui di seguito.

 

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Egr. Ministro Marianna Madia

 

Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

 

ROMA

 

madia_m@camera.it

 

ministropa@governo.it

 

Milano, 15 luglio 2016

 

 

 

Banca Dati nazionale Mobilità Dipendenti Pubblici

 

 

mi duole constatare la mancanza di un coordinamento nazionale , strutturato attraverso una banca dati, cui tutti i dipendenti pubblici, sia a livello centrale che locale, possano riferirsi avendo necessità di trasferirsi sia nell’ambito dello stesso Ente di appartenenza che per verificare la disponibilità presso gli altri Enti di cui al D. Lgs. 165/2001.

 

Sulla questione, l’art. 30 del citato Decreto :

 

 

  1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Il trasferimento e’ disposto previo consenso dell’amministrazione di appartenenza.
  2. I contratti collettivi nazionali possono definire le procedure e i criteri generali per l’attuazione di quanto previsto dal comma 1.

 

 

avendo una formulazione molto generica, a parere del sottoscritto, sarebbe meritevole di un adeguamento in linea con le sempre attuali esigenze di riorganizzazione dell’apparato pubblico.   Il suggerimento offerto farebbe confluire in un’unica centrale dati la domanda e l’offerta così da snellire la procedura sulla mobilità tra dipendenti pubblici ottimizzando a livello nazionale la gestione delle risorse umane delle amministrazioni del personale dei singoli Enti.

 

In proposito, un timido tentativo risolutivo, frutto dell’iniziativa di lavoratori interessati, è rappresentato dal sito www.impi.it , in cui confluiscono solo le richieste dei singoli lavoratori, privati così di una visione completa delle eventuali necessità di implementazione di organico del Comparto pubblico nella sua totalità.

 

Esclusa questa iniziativa, al singolo lavoratore, alle prese con la necessità di un trasferimento in  ambito nazionale, non rimane che monitorare quotidianamente e a campione siti web aggregatori di eventuali bandi nella speranza di trovare quello giusto per cui concorrere.

 

A livello nazionale la banca dati suggerita potrebbe nascere dall’evoluzione della struttura e del software già attivo per la gestione del riassorbimento del personale delle ex provincie attualmente nella sua fase finale ( www.mobilita.gov.it )  ed essere inglobata nella costituenda ANPAL ( Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) , così da coordinare al meglio anche la ricollocazione del personale in eccedenza ( art.33 D.Lgs. 165/2001), del personale in disponibilità ( art. 34 cit. ) e dei titolari dei benefici del collocamento mirato di cui alla Legge n.68/99.

 

Auspicando una positiva valutazione della presente, mi è gradito porgerLe distinti saluti.

 

 

 

 

 

Giuseppe Falanga

 

 

 

 

Sovrintendente Polizia Locale  

 

Comune di MILANO

 

D.C. Sicurezza Urbana e Coesione Sociale