Dopo la chiusura delle scuole l’Osservatorio sulle Famiglie di Federconsumatori ha effettuato un’indagine per capire come le famiglie affrontano le lunghe vacanze dei propri figli minori e quali sono i costi che le stesse sostengono in questo periodo.
Per le famiglie che restano in città perché entrambi i genitori lavorano nel corso dell’estate, le scelte sono per lo più orientate nella ricerca di un Centro Estivo che vada incontro alle esigenze economiche. Per chi può, i nonni costituiscono una grande risorsa nelle case di villeggiatura al mare o in campagna, mentre i meno fortunati nell’affetto familiare devono ripiegare per centri estivi nel caldo delle città italiane.
Ma quanto costano questi centri estivi? L’Osservatorio sulle Famiglie di Federconsumatori ha effettuato un monitoraggio, da cui è emerso che il costo settimanale è pari a Euro 158,00 per un centro estivo in una struttura privata. Il costo è dimezzato a 83,00 Euro laddove invece i bimbi frequentino il centro estivo solo mezza giornata (fino alle 14:00). Bisogna considerare la variabile relativa al pranzo al sacco o in mensa: qualora la famiglia provveda al pranzo al sacco ed alla merenda da casa, il costo della giornata si riduce a 75,00 euro a bambino.
Ammonta a circa la metà il prezzo dei centri estivi in strutture pubbliche, dove il costo si aggira dai 46 Euro per metà giornata ad Euro 66 per una intera giornata. La differenza notevole tra pubblico e privato è dovuta alle strutture scelte (spesso si tratta di istituti scolastici), nonché alla qualità e soprattutto alla dotazione messa a disposizione per svolgere le attività.
Dallo studio della tipologia delle attività svolte emerge che i corsi di lingue sono quelli maggiormente scelti da parte delle famiglie che possono permettersi di pagare settimanalmente circa Euro 212,00 per bambino. Meno costosi sono i laboratori di scienza-tecnologia-pittura e teatro, che hanno un costo medio di Euro 154,00 settimanali, mentre invece per le giornate in campagna o nelle fattorie limitrofe alla città si può arrivare ad una somma di Euro 139,00 alla settimana.
Un altro ambito prediletto dai più piccini è quello sportivo, in cui le attività di basket, pallavolo, calcetto, equitazione possono costare circa Euro 170,00 settimanali.
Insomma, considerando una media di euro 632 mensili per ogni bambino per il privato e di Euro 264 per il pubblico diciamo che le tasche delle mamme e dei papà, spesso già in crisi, si svuotano terribilmente durante le vacanze estive.
“Servirebbe dunque, – auspica Andrea Catizone, Responsabile dell’Osservatorio sulle Famiglie Federconsumatori – che le strutture pubbliche siano messe in condizione di sostenere una ricezione maggiore di bambini e di bambine che restano nelle città nel periodo estivo. La priorità è quella di promuovere una società che attui politiche per l’infanzia e per le famiglie. Troppo spesso, colpevolmente, dimenticate.