I dati di giugno sul mercato del lavoro mostrano segni importanti di consolidamento della ripresa e, malgrado l’estenuante lentezza del recupero della produzione industriale e l’incerta dinamica di crescita dei consumi, l’aumento congiunturale degli occupati per il quarto mese consecutivo è da valutare favorevolmente in chiave prospettica anche perché una sequenza di 4 variazioni positive non si registrava dal 2007. Questo il commento di Confcommercio ai dati sugli occupati e disoccupati diffusi dall’Istat.
Nei confronti di settembre 2013, punto di minimo dei livelli occupazionali – prosegue la nota – sono stati recuperati oltre 680 mila occupati. Una crescita che, peraltro, continua ad accompagnarsi ad una riduzione del ricorso alla CIG, con un decremento delle ore richieste nei primi sei mesi del 2016 del 6,5%.
Considerando le forze di lavoro, cioè la somma di occupati e disoccupati, il mese di giugno fa toccare il massimo assoluto dal 2004, con oltre 25,7 milioni di soggetti coinvolti. L’analisi della percezione del mercato mostra che, in generale, c’è un sentimento di sfiducia verso l’attuale situazione sia dell’economia sia del settore del lavoro (con un risultato massimo rispettivamente del 25-27% dei più giovani che la giudica buona e un minimo del 14-16% tra i professionisti over 49). Tuttavia, i candidati dimostrano anche un mood roseo verso il futuro: entrambe le situazioni miglioreranno per il 41-48% degli intervistati con meno di 30 anni, per il 34-38% di chi ha tra i 30-49 anni e per il 28-32% di chi ha più di 49 anni.
Inoltre, trend in crescita nel primo semestre 2016 per l’occupazione nell’artigianato e nelle micro e piccole imprese. Il dato arriva dall’Osservatorio Mercato del lavoro di CNA.