L’autorità bancaria europea (EBA) ha sottoposto i 51 principali istituti bancari europei a degli stress test. Questi test si configurano come una prova di resistenza patrimoniale a uno choc esterno: per esempio una grave crisi economica. Cinque banche italiane sono state sottoposte alla prova (Banco Popolare, Banca Monte dei Paschi di Siena, Intesasanpaolo, UBI, Unicredit): quattro hanno superato il test dimostrando che il patrimonio di cui dispongono consentirebbe di resistere anche a una profonda recessione. Monte dei Paschi invece sarebbe fortemente danneggiato da una recessione e quindi ha presentato un piano di rilancio che è stato già approvato dalla BCE. Un piano di rilancio che si compone di due passaggi essenziali: la cessione integrale del proprio portafoglio di crediti in sofferenza e quindi un aumento di capitale fino a 5 miliardi.
I crediti in sofferenza verranno ceduti al Fondo Atlante II, un fondo privato che investe in questa tipologia di crediti con l’obiettivo di recuperarli e ricavarne un profitto ragionevole. L’aumento di capitale è assistito da un consorzio di garanzia composto da primarie banche internazionali.