“Veniamo da due passaggi parlamentari molto importanti per Comuni ed enti locali: la Camera ha approvato la riforma della legge 243 sul pareggio di bilancio e il Senato ha dato il via libera al decreto enti locali. Si tratta di due provvedimenti voluti dall’Anci che permetteranno a Comuni, Città metropolitane ed enti di area vasta di gestire con più tranquillità la loro attività”. Così il presidente dell’Anci Piero Fassino al termine della Conferenza Unificata, riunitasi al ministero degli Affari Regionali.
“L’approvazione della 243 – ha detto Fassino – supera vincoli particolarmente onerosi che rendevano difficile la gestione del pareggio di bilancio. Avevamo chiesto e ottenuto lo slittamento dell’entrata in vigore al 1 gennaio 2017 per rendere questo tempo funzionale ad una revisione della legge. Ieri è stata adottata, con modalità che ci permetteranno di perseguire il pareggio di bilancio in modo sostenibile e flessibile”. Soddisfazione del presidente Anci anche per il via libera del decreto enti locali “approvato, su richiesta Anci, con una serie di misure e provvedimenti importanti, quali la deroga del blocco del rinnovo del turn over per il personale dei servizi educativi, la sospensione per Città metropolitane ed enti di area vasta delle sanzioni per la violazione del Patto di stabilità e una consistente riduzione delle sanzioni per 140 Comuni che il Patto non hanno rispettato. Si istituisce poi – ha aggiunto Fassino – un Fondo per quei Comuni che vogliono estinguere, con penali meno onerose, i mutui con Cassa depositi e prestiti. Previste anche modalità di semplificazione negli adempimenti procedurali sul nuovo sistema di contabilità per piccoli e medi Comuni. Ora – ha evidenziato il presidente Anci – ci attendiamo, nella prossima Legge di stabilità, che si accolgano ulteriori misure in favore dei Comuni che non hanno trovato soddisfazione in questo decreto, che in ogni caso valutiamo positivamente”.
Tornando ai lavori dell’Unificata, Fassino ha poi riferito come si sia giunti ad un’intesa sul sistema di accoglienza facente capo allo Sprar. “Un decreto – ha detto – che amplia e migliora il sistema Sprar dei Comuni, garantendo una gestione più efficace ed ordinata dell’emergenza immigrazione. Sono stati confermati tutti i programmi attivati dai Comuni fino ad oggi e introdotto il principio di adesione dei Comuni senza nuovi bandi. In più sono state introdotte semplificazioni procedurali che consentiranno ai Comuni una gestione più efficace di un tema così delicato”.
Su precisa richiesta Anci, inoltre, “il governo – ha riferito Fassino – ci ha confermato come nei Comuni ospitanti rifugiati con il sistema Sprar sarà esclusa l’accoglienza tramite il canale prefettizio, in modo da evitare un doppio afflusso. Il governo si è anche impegnato a negoziare con Anci e Regioni, nella prossima Stabilità, dei sistemi di incentivazioni per chi accoglie rifugiati in modo da evitare addensamenti e ampliare il numero di Comuni disposti all’accoglienza. Si va verso la direzione dello Sprar come canale primario di accoglienza e il superamento del canale prefettizio, in linea con quanto chiesto dai Comuni”.
Infine rispondendo ai giornalisti sulla riforma Madia Fassino ha confermato come Anci stia “esaminando tutti i decreti attuativi. Sono state accolte una serie di proposte che l’Anci aveva avanzato e quindi giudichiamo positivamente questo aspetto e continuiamo il confronto con il ministero della Funzione pubblica per fare in modo che i decreti corrispondano alle aspettative non solo dei nostri amministratori, ma soprattutto dei cittadini, per una pubblica amministrazione, più snella, rapida e semplice”.