Un incontro per fare il punto sulla situazione in cui versano diversi Comuni lombardi coinvolti dalla vicenda del mancato pagamento delle canone di concessione del servizio di distribuzione del gas è stato organizzato questa mattina da Anci Lombardia nella Casa dei Comuni. A seguito della scadenza dei contratti di concessione, infatti, vi sono alcuni gestori che, seppur obbligati per legge a garantire la gestione del servizio sul territorio comunale, cessano di corrispondere all’Ente locale concedente il relativo canone. Tale circostanza, oltre a porsi in contrasto con i principi di diritto positivo, crea un grave danno alle “casse” dei Comuni.
Sulla materia, l’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI), in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico, è già intervenuta sulla questione, ribadendo l’obbligo per i concessionari di rispettare le condizioni contenute nei contratti di concessione, sebbene questi siano scaduti. Sebbene il dato normativo già preveda tale obbligo in capo ai gestori, i Comuni attendono una circolare del Ministero dello sviluppo economico che confermi quanto già espresso dall’Autorità.
Nell’incontro con alcuni dei Sindaci coinvolti dalla vicenda, il Presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti ha evidenziato come, sebbene “il tema sia di natura tecnica, ha ricadute molto importanti per i Comuni, che si vedono sottrarre risorse importanti dal loro bilancio, mettendo così in pericolo l’equilibrio finanziario degli enti. Per questo, come Associazione, siamo vicini ai Comuni nella loro azione per riconoscere il diritto alla corresponsione dei canoni concessori e ci siamo fatti promotori di azioni di sensibilizzazione dei parlamentari e delle diverse autorità coinvolte, in un momento, tra l’altro, di forti attacchi alle autonomie locali”. A queste parole hanno fatto seguito quelle del Sindaco di Inveruno Sara Bettinelli, che ha rappresentato anche altri amministratori della zona nord ovest della Città Metropolitana di Milano accomunati dal problema della mancata percezione dei pagamenti da parte dei concessionari del servizio gas. Per Bettinelli siamo di fronte a una situazione paradossale, dovuta al fatto che, “in attesa che l’Atem porti a termine la gara per il nuovo affidamento del servizio del gas, siamo obbligati a continuare con il soggetto che ha gestito nel passato il servizio, nonostante questo si rifiuti di pagare il canone”.
Il rischio per Inveruno è quello di un possibile default a causa “di crediti non riscossi, che per il mio Comune equivalgono in un anno a circa 600 mila euro su un budget di 8 milioni”, afferma Bettinelli, che conclude osservando come i Sindaci chiedono che “contratti in proroga debbano continuare con la stessa formula” del periodo ante proroga. All’incontro era infine presente anche Antonio Di Bari, responsabile dell’Ufficio servizi pubblici locali di Anci, che ha evidenziato come, “su input di Anci Lombardia, l’Associazione nazionale dei Comuni sarà vicina alle amministrazioni coinvolte dal problema, affinché si riconosca quanto già acclarato: che il canone è dovuto”.