La sede centrale di Confindustria ha fatto da cornice alla cerimonia conclusiva dell’iniziativa promossa insieme all’Inail, in collaborazione con Apqi e Accredia. Le 14 finaliste hanno superato un rigoroso e articolato processo selettivo, segnalandosi per l’impegno concreto e i migliori risultati gestionali conseguiti in materia di prevenzione.
Hanno superato un rigoroso e articolato processo selettivo, segnalandosi per l’impegno concreto e i migliori risultati gestionali ottenuti in materia di sicurezza sul lavoro. Sono le 14 aziende finaliste della quarta edizione del premio “Imprese per la sicurezza”, organizzato da Inail e Confindustria in collaborazione con Accredia (Ente italiano di accreditamento) e Apqi (Associazione premio qualità Italia), la cui cerimonia finale si è svolta ieri mattina a Roma, presso la sede centrale della confederazione di viale dell’Astronomia.
De Felice: “È importante che non sia un processo occasionale”. “Per l’Inail – ha detto nel suo intervento il presidente dell’Istituto, Massimo De Felice – è molto importante che con questo premio si sia avviato un processo non occasionale, ma che mantiene un seguito e ha definito una sorta di stile. Uno stile che, evidentemente, vista l’evoluzione dei processi produttivi e di organizzazione aziendale, dovrà continuare a evolversi. La sua impostazione generale, però, è molto rilevante ed è opportuno segnalare alcuni aspetti essenziali”.
“Un approccio collaborativo per promuovere l’autovalutazione”. “Il primo – ha spiegato il presidente dell’Inail – è quello legato alle forme di collaborazione. Per partecipare alle graduatorie, infatti, c’è un confronto molto stretto tra chi giudica e chi è giudicato. Lo stile di giudizio non è indagatorio, ma improntato alla collaborazione e alla trasmissione di principi e di modalità di esecuzione di questi principi. Un’altra caratteristica importante di questa iniziativa, inoltre, è la sua impostazione educativa. Attraverso i criteri di partecipazione e di redazione delle graduatorie, infatti, si favorisce l’apprendimento dell’autovalutazione. Il fatto che l’impresa abbia uno schema di riferimento per valutare il suo stato rispetto alla sicurezza e ai processi di sicurezza ambientale è molto importante e merita di essere sviluppato e incentivato”.
“L’iniziativa si inserisce in un accordo quadro più ampio”. Secondo De Felice, “il secondo aspetto rilevante è quello che riguarda l’ampiezza del contesto. Questo premio non è soltanto un’iniziativa alla quale contribuiscono, tra gli altri, Inail e Confindustria, ma si inserisce in un accordo quadro tra i due enti che riguarda la cultura aziendale e che mette a disposizione di Confindustria e delle sue imprese anche tutto il potenziale di ricerca che l’Inail produce. L’altra componente essenziale da inserire nell’ottica della prevenzione è proprio quella rappresentata dalle attività di ricerca, i cui risultati cercheremo di diffondere”. Il premio, ha aggiunto, “aggancia un’ulteriore specificità, quella dell’incentivazione. Le imprese che hanno partecipato con successo alla selezione si allineano, infatti, agli standard che possono portare a una riduzione dei premi assicurativi, avendo soddisfatto tutta una serie di pre-requisiti ed essendo state sottoposte a controlli molto approfonditi”.
“Vogliamo incidere su crescita, creatività e sviluppo”. “Per chi, come noi e Confindustria, persegue l’obiettivo della sicurezza – ha sottolineato il presidente dell’Inail – è importante ribadire continuamente che la prevenzione non deve essere vista dalle imprese come un costo, ma come una grande opportunità, perché migliorando i processi e facendo prevenzione si aumentano i livelli di competitività e di benessere sociale. La scelta dell’Istituto di partecipare anche con finanziamenti al miglioramento di questi processi è un segnale importante, che dimostra come l’Inail voglia incidere anche su crescita, creatività e sviluppo”.
Boccia: “Serve un quadro di riferimento chiaro e certo”. Per il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, “la sicurezza è una dimensione centrale, determinante e non derogabile, su cui la nostra confederazione ha promosso in questi anni diverse iniziative. Le aziende premiate oggi si sono contraddistinte per l’eccellenza in questo campo. La logica del premio è quella di innescare un modello innovativo per mettersi in discussione, aprirsi alla valutazione, diffondere nel tessuto produttivo meccanismi e approcci di qualità. Uno dei nostri obiettivi, da conseguire insieme alle istituzioni, è quello di garantire un quadro normativo di riferimento che sia chiaro e certo, così da incrementare e rendere più efficace ed effettiva la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Una delle sfide europee, infatti, è proprio quella di migliorare l’attuazione delle disposizioni di legge da parte degli Stati membri”.
“Semplificare la normativa per migliorare la sua applicazione”. In materia di sicurezza sul lavoro, ha precisato Boccia, “semplificare significa garantire una migliore e più consapevole applicazione della normativa. Confindustria punta in particolare a valorizzare le consapevoli scelte imprenditoriali in materia di sicurezza, quale elemento di competitività”. Un altro passaggio importante, per il presidente di Confindustria, “è quello che riguarda la continua promozione della cultura della sicurezza e della prevenzione”, non solo nei luoghi di lavoro ma in tutti gli ambiti della società, a partire dalla scuola. “È necessario rivedere insieme gli obiettivi, le priorità, gli strumenti, i metodi per adattare le strategie all’evoluzione dei modelli di lavoro e ai rischi nuovi ed emergenti – ha aggiunto – In tal senso si sta lavorando in Europa, anche con la recente campagna europea sull’invecchiamento attivo. Nella nostra determinazione, ci rafforza la certezza di avere accanto a noi le istituzioni e la consapevolezza culturale di giocare una partita su un’idea di capitalismo moderno e non selvaggio”.
Rotoli: “Valorizzati gli esempi più virtuosi in materia di prevenzione”. Dopo una vivace tavola rotonda sull’invecchiamento attivo e le nuove sfide sulla sicurezza sul lavoro – tema al centro della campagna europea Ambienti di lavoro sani e sicuri 2016-2017 dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) – alla quale hanno preso parte Camilla Fabbri, presidente della Commissione di inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro, Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria con delega per il Lavoro e le Relazioni industriali, Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, rispettivamente presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, il direttore centrale Prevenzione dell’Inail, Ester Rotoli, ha delineato obiettivi e finalità del premio “Imprese per la sicurezza”. Un’iniziativa “fortemente sostenuta dall’Istituto – ha sottolineato – che non solo si inserisce a pieno titolo nelle strategie prevenzionali proprie dell’Inail, volte a segnalare i migliori esempi di innovazione antinfortunistica e gli elementi di successo messi in atto dalle imprese più virtuose nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro, ma è anche in linea con una serie di indicazioni provenienti da enti e organismi internazionali, come l’ILO, l’Organizzazione internazionale del lavoro e l’Organizzazione mondiale della sanità”.
“È una delle tre sfide della strategia europea”. L’OMS, in particolare, “nel suo Piano globale d’azione per la salute dei lavoratori 2008-2017 auspica una collaborazione attiva di lavoratori e dirigenti, finalizzata a un processo di continuo miglioramento per promuovere la tutela della sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori nonché la sostenibilità dell’azienda”. Il concetto della sostenibilità, ha ricordato Rotoli, “è anche una delle tre sfide della Strategia europea su salute e sicurezza 2014-2020 e trova un rinnovato, forte impulso nelle attività dell’Eu-Osha. Condivisione delle conoscenze, valutazione dei nuovi rischi, campagne di informazione e reti operative al fianco di enti, governi, organizzazioni datoriali e sindacali sono strumenti ineludibili per un reale successo. A cui vanno aggiunti gli strumenti pratici che il progetto OIRA mette a disposizione delle imprese, specialmente quelle di piccole e medie dimensioni, per la valutazione interattiva online dei rischi sui luoghi di lavoro. Attualmente è in corso la sperimentazione del tool per il ‘rischio Uffici’, dedicato alle attività professionali di addetti e impiegati”.
“È una sfida per misurare la vitalità del mondo produttivo”. Quella in atto, ha aggiunto il direttore centrale Prevenzione, “è una sfida per misurare la vitalità del mondo produttivo” nel coniugare il capitale ambientale e territoriale, quello economico-finanziario e quello umano. Puntando su alcune leve quali la partecipazione e la leadership, la formazione integrata continua, la collaborazione e la condivisione e la partnership fra pubblico e privato, che possono assicurare benefici reali per luoghi di lavoro più sostenibili assicurando il miglioramento della salute dei lavoratori e della produttività della redditività e riducendo fortemente i costi aziendali. Perché alla fine, ha concluso Rotoli citando il recente discorso di Papa Francesco all’incontro con Confindustria in Vaticano del 27 febbraio scorso, “è necessario tutelare la professionalità, e al tempo stesso prestare attenzione alle condizioni in cui il lavoro si attua, perché non abbiano a verificarsi incidenti e situazioni di disagio. L’impresa – sono sempre parole del Pontefice – metta al centro la persona, la qualità delle sue relazioni, la verità del suo impegno a costruire un mondo più giusto, un mondo davvero di tutti”.
Tutti i riconoscimenti assegnati. Al termine dell’evento si è svolta la cerimonia di assegnazione dei premi, consegnati tra gli altri – in rappresentanza dell’Inail – dal direttore generale, Giuseppe Lucibello, alla presenza di Massimo Cassano, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali. Di seguito l’elenco completo delle 14 aziende finaliste e dei riconoscimenti assegnati. Categoria “Piccole imprese”: per la sezione “prize” B&P Logistic Srl, menzioni per B&P Logistic Srl e Cheddite Srl, finaliste Carind Srl, De Marchi, Generali Innovation Center e Fase Service Srl Unipersonale. Categoria “Medie imprese”: per la sezione “prize” Diversey Italy Production Srl, menzione per Diversey Italy Production Srl, finaliste Ased Srl e Rubinetterie Ritmonio Srl. Categoria “Grandi imprese”: per la sezione “prize” FCA Melfi e Terna Spa, menzioni per Europea Microfusioni Aerospaziali, FCA Melfi e Sambonet Paderno Spa, finalista Eraclya Soc. Coop.