imbullonati, imuCome è noto la legge di stabilità 2016 ha disposto la detassazione ai fini dell’IMU e della Tasi dei c.d. imbullonati (macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo), che sono esclusi, a partire dal primo gennaio 2016, dalla determinazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E (commi 21-24, della legge n. 208 del 2015).

 

Tale previsione determina una perdita di gettito, spesso molto consistente, per tutti i Comuni interessati dalla presenza di immobili D nel proprio territorio, a copertura della quale la legge di stabilità 2016 ha stanziato un contributo di 155 milioni di euro l’anno da ripartire, per l’annualità corrente, con un decreto ministeriale, da emanare, secondo una metodologia adottata sentita la Conferenza Stato-città, entro il 31 ottobre 2016. In particolare, il contributo per ciascun Comune sarà determinato sulla base della perdita di gettito effettivamente subita, come desumibile dalle variazioni catastali presentate dai contribuenti entro il 15 giugno 2016 all’Agenzia delle entrate.

 

Per quanto riguarda i possibili dubbi – già paventati dall’ANCI e dall’IFEL e che verranno comunque sciolti solo con la rendicontazione definitiva degli aggiornamenti catastali – sulla coerenza dello stanziamento annuo rispetto all’effettiva riduzione di gettito sofferta dai Comuni, i primi dati informalmente comunicati dall’Agenzia delle entrate non sembrano evidenziare elementi di allarme circa la congruità dei fondi messi a disposizione. Si tratta di informazioni ancora provvisorie, sulla cui base sono in corso le necessarie verifiche a cura del Mef.

 

È pertanto ragionevole ritenere che le perdite di gettito riscontrate troveranno integrale compensazione con l’assegnazione di ottobre. In fase di salvaguardia degli equilibri di bilancio, il cui termine è attualmente fissato al 31 luglio p.v., la riduzione di gettito già rilevabile sulla base dei pagamenti in acconto potrà trovare compensazione nella previsione del ristoro previsto dal comma 24 della Legge di stabilità 2016.

 

Da ultimo, si segnala che ha trovato preliminare accoglimento da parte del Governo la richiesta, avanzata più volte dall’ANCI, di procedere all’erogazione di un acconto del ristoro in questione, al fine di evitare possibili sofferenze di cassa per gli enti più fortemente coinvolti dalla detassazione dei c.d. imbullonati. Non è in questo momento possibile prevedere i tempi dell’erogazione, che si auspica possa avvenire prima della pausa estiva.