TFA III CicloIl bando per l’avvio del III ciclo TFA è in dirittura di arrivo. La conferma proviene dal Sottosegretario Toccafondi in risposta ad una interrogazione parlamentare.

 

I posti saranno 16.346 così suddivisi 11.328 comuni (3.270 per le scuole medie e 8.058 per le superiori) e 5.108 sul sostegno (infanzia 392 posti, primaria 1.749, scuola secondaria I grado 1.932 scuola secondaria II grado 1.035).

 

Il corso avrà una durata annuale, la frequenza sarà obbligatoria e solo chi riuscirà a superare l’esame finale potrà ottenere il titolo. Confermati i numeri: 16.436 posti, di cui 11.328 comuni (3.270 per le scuole medie e 8.058 per le superiori) e 5.108 sul sostegno.

 

Ma chi potrà parteciparvi? Potrebbero rimanere fuori quasi sicuramente i laureati impegnati con il dottorato: “L’interrogante ha chiesto la possibilità per coloro che svolgono un dottorato di ricerca di partecipare ai corsi per l’abilitazione all’insegnamento. Il Governo ha risposto che ciò è impossibile perché non lo prevede la norma ed in particolare l’articolo 3, comma 6, del decreto ministeriale n. 249 del 2010”.

 

Al momento non si sa nulla di più (resta da sciogliere il nodo su quali classi di concorso saranno coinvolte per la secondaria), se non che il bando dovrebbe essere pubblicato nel mese di luglio, ormai alle porte, per poter svolgere le prove in autunno, con test di selezione già da settembre.

 

Dalla pubblicazione del bando infatti dovranno trascorrere 60 giorni prima del test, utili per la presentazione delle domande, ma le selezioni dovranno comunque essere svolte in tempi rapidi, se si vuole assicurare il completamento del corso in tempo per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto di II fascia del triennio 2017/20.

 

Si consideri infatti che il titolo deve essere acquisito entro il 31 luglio per poter accedere a pieno titolo, altrimenti poi si andrà negli elenchi aggiuntivi, e che la legge 107/2015 ha disposto l’abilitazione come unico requisito per l’accesso alle graduatorie di istituto, con progressiva scomparsa della III fascia, man mano che gli iscritti acquisiranno l’abilitazione.

 

Le Università dovranno quindi organizzare i corsi in tempo per le scadenze delle amministrazioni in modo da non far perdere ai docenti opportunità lavorative. Intanto, il primo passo dovrà essere il bando.