sigilli elettronici fatture elettronicheÈ stata appena pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza delle Specifiche tecniche per l’avvio della sperimentazione della fatturazione elettronica nei rapporti fra privati mediante l’utilizzo del Sistema di Interscambio (SdI).  Tale sperimentazione è stata promossa dall’Agenzia delle Entrate nell’ambito del Forum italiano sulla fatturazione elettronica e l’eprocurement, a cui partecipa anche l’associazione ANORC.

 

In effetti, il D.lgs. n.127 del 5 agosto 2015 ha previsto che dal 1° gennaio 2017 anche i soggetti privati (società, associazioni, professionisti e artigiani) potranno trasmettere le proprie fatture elettroniche utilizzando il Sistema di interscambio, già in uso per le fatture verso le Pubbliche Amministrazioni. Nello specifico, si prevede che il Sistema di Interscambio funzioni con regole procedurali di fatto identiche a quelle attualmente in vigore per la trasmissione delle fatture elettroniche destinate alle Pubbliche amministrazioni, pertanto il formato in uso è stato integrato per rappresentare anche le fatture destinate ai privati.

 

Tuttavia, a una prima analisi delle specifiche tecniche risulta subito evidente un’importante novità che differenzia la fattura elettronica fra privati (FEP) da quella verso le PA (FEPA): in effetti, nella bozza delle specifiche tecniche appena pubblicate dall’Agenzia delle Entrate si precisa che la fattura elettronica è intesa come un documento informatico non contenente codice eseguibile né macroistruzioni; su di esso può essere apposta:

 

– firma elettronica qualificata (obbligatoria nei casi di fattura destinata ad una Pubblica Amministrazione) che garantisce autenticità dell’origine e integrità del contenuto;

 

– sigillo elettronico avanzato, che garantisce la sola integrità del contenuto (ammesso nei soli casi di fattura destinata a privati).

 

In entrambi i casi l’attestazione della data è garantita mediante l’apposizione del riferimento temporale. Nella stesura di questa bozza di specifiche tecniche (ovviamente più recenti di quelle emanate a seguito del DM 55/2013 per la FEPA) risulta dunque evidente l’influenza del Regolamento europeo eIDAS (910/2014), che entrerà in vigore il prossimo 1° luglio e che disciplina appunto anche i servizi relativi ai sigilli elettronici (c.d. semplici, avanzati o qualificati), definiti come dati in forma elettronica, acclusi oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati in forma elettronica per garantirne l’origine e l’integrità.