Sono stati pubblicati dall’Inps i nuovi importi di reddito per ottenere l’assegno al nucleo familiare a partire dal prossimo 1° luglio 2016. Gli assegni, com’è noto, costituiscono un sostegno per le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente, i cui nuclei familiari siano composti da più persone e che abbiano redditi inferiori a quelli determinati ogni anno dalla Legge. La misura della prestazione viene annualmente calcolata secondo la tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti il nucleo familiare e del reddito complessivo del nucleo stesso, con previsione di importi e fasce reddituali più favorevoli per situazioni di particolare disagio (come nel caso dei nuclei monoparentali o con componenti inabili).
L’Inps con la Circolare 92/2016 ha stabilito la misura dei redditi a cui fare riferimento per la determinazione dell’importo dell’assegno nel periodo che va dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017. Per quest’anno il limite reddituale minimo nei nuclei familiari con entrambi i genitori e almeno un figlio minore in cui non siano presenti componenti inabili, resta lo stesso dello scorso anno e pari a 14.383,37 euro.
La legge n. 153/88 stabilisce, infatti, che i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, in misura pari alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall’ISTAT, intervenuta tra l’anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell’assegno e l’anno immediatamente precedente. Dato che la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo è risultata negativa tra il 2014 ed il 2015 l’Inps ha confermato i medesimi livelli di reddito dello scorso anno, in ossequio a quanto stabilito dall’articolo 1, comma 287 della legge 208/2015 secondo cui “ai fini della rivalutazione da applicare sulle prestazioni assistenziali e previdenziali, ha stabilito che “con riferimento alle prestazioni previdenziali e assistenziali e ai parametri ad esse connessi, la percentuale di adeguamento corrispondente alla variazione che si determina rapportando il valore medio dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati, relativo all’anno precedente il mese di decorrenza dell’adeguamento, all’analogo valore medio relativo all’anno precedente non può essere inferiore a zero“.
Gli stessi livelli di reddito avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione. Nell’infografica sottostante sono riepilogati tutti i redditi e l’importo mensile degli assegni al nucleo familiare a seconda della tipologia del nucleo. L’importo degli assegni varia, infatti, a seconda della presenza dei genitori, del numero di minori nel nucleo nonchè della presenza di disabili.