caselli autostradaliEffettuare delle considerazioni relative ai consumatori rispetto ad uno sciopero è sempre difficile, perché a volte azioni sindacali portano disagio al cittadino che si trova a essere parte negativa di alcune azioni di sciopero. Questo, ci permettiamo di dire, non succede  relativamente alle azioni di sciopero che vengono attuate nel tratto autostradale “Strada dei parchi”, in quanto le azioni portate avanti dalla Società per contrastare le azioni di sciopero (a partire da quello tenutosi il 15maggio) sono azioni che poco hanno a che fare con le battaglie sindacali.

 

La reazione dell’azienda, infatti, ha dell’inverosimile: ha portato, senza alcuna consultazione, alla installazione delle telecamere per verificare chi passa con le barriere aperte durante lo sciopero. La finalità di tale operazione è quella di minacciare pesantemente, tramite lettera, il cittadino consumatore che sia passato a barriera aperta per riscuotere quanto, seconda la stessa sia dovuto. Una vera e propria azione intimidatoria e vessatoria. Di norma, quando uno sciopero interessa il personale di una tratta autostradale il cittadino  non paga per quel tratto e mai  nessuno ha lontanamente messo in pratica un’azione di riscossione con telecamere e lettere.

 

Invitiamo pertanto tutte le persone che in questi giorni riceveranno dalla lungimirante e civile società la lettera in questione di rivolgersi agli sportelli della Federconsumatori per essere tutelati rispetto ad una azione non corretta e non legale. Dal canto nostro stiamo  valutando un ricorso all’Autorità competente in merito alla installazione abusiva delle telecamere e del “percorso letterario”  portato avanti dalla società. Invitiamo quest’ultima a comportarsi correttamente in una situazione  già tesa per le azioni di sciopero: non è utile in particolare per la società stessa inasprire gli animi dei consumatori. La reazione dei cittadini non è contro le organizzazioni sindacali, ma contro la società che senza nessun avviso installa telecamere finalizzate ad ammortizzare e umiliare uno sciopero.