Si è tenuto a Pechino il decimo Forum on Tax Administration – FTA dell’OCSE (11-13 maggio scorso), a cui hanno partecipato i vertici delle Amministrazioni fiscali e gli alti funzionari dei Paesi membri del Forum, nonché di altri Paesi invitati. L’Amministrazione fiscale italiana ha preso parte anche quest’anno all’evento; tale consesso costituisce un’importante opportunità di incontro tra partner internazionali impegnati nel miglioramento e nella crescita delle Amministrazioni fiscali.
Il dibattito e le conclusioni
Al centro del dibattito, in un momento in cui la presidenza cinese del G20 ha posto in primo piano la cooperazione e la trasparenza fiscale, il ruolo delle Amministrazioni fiscali nell’attuazione delle linee guida OCSE e G20. Sono stati illustrati i progressi realizzati dai Paesi nell’implementazione del Base Erosion and Profit Shifting (cosiddetto pacchetto BEPS), incoraggiata in sede G20, e dei meccanismi relativi alla trasparenza. In particolare, i maggiori risultati si sono registrati in materia di Common Reporting Standard (CRS), con 101 giurisdizioni coinvolte. Il CRS costituisce lo standard globale per lo scambio automatico di informazioni, sviluppato dall’OCSE su mandato del G20, in base al quale ciascuna giurisdizione partecipante è tenuta a raccogliere, dalle proprie istituzioni finanziarie, specifiche informazioni relative a conti finanziari detenuti da soggetti residenti in altre giurisdizioni partecipanti, e a scambiarle automaticamente su base annuale con le rispettive giurisdizioni. Si è ribadita la volontà di continuare collettivamente a contrastare l’evasione e l’elusione fiscale anche attraverso il rafforzamento del JITSIC – ora rinominato: Joint International Taskforce on Shared Intelligence and Collaboration -, un network istituito a partire dal 2004 da alcune amministrazioni fiscali (attualmente riunisce 30 delle amministrazioni fiscali nazionali di tutto il mondo), con la finalità di costituire un meccanismo agile e versatile, tecnicamente avanzato, di scambio e collaborazione internazionale in materia fiscale, in particolare nei complessi casi di natura transfrontaliera, oltre che per richieste di informazioni urgenti e sensibili, nel rispetto degli accordi e delle convenzioni fiscali bilaterali o multilaterali in essere, relative allo scambio di informazioni.
Tre le tematiche interconnesse
Nel corso della plenaria sono state sviluppate tre tematiche interconnesse: l’effettiva implementazione dell’agenda fiscale internazionale G20/OCSE, che richiede un’azione coordinata dei commissioners delle amministrazioni fiscali; la costruzione di amministrazioni fiscali moderne, in grado di rispondere in modo efficace alle sfide ed alle opportunità rappresentate dal mondo digitale, che deve diventare ormai parte integrante delle modalità di lavoro; l’aiuto alla costruzione di capacità nelle amministrazioni fiscali, affinché tutti i paesi, in particolare quelli in via di sviluppo, possano beneficiare dei cambiamenti in atto nel panorama fiscale internazionale in termini di ottimizzazione della mobilizzazione delle risorse domestiche a seconda delle necessità cui sono chiamati a fare fronte. E’ stato, dunque, riconosciuto il ruolo chiave delle amministrazioni fiscali nell’attuazione dell’agenda G20/OCSE, a seguito dell’adozione del pacchetto BEPS, nel progettare un sistema fiscale internazionale più equo e trasparente, nella lotta all’evasione fiscale off-shore attraverso un’efficace attività di cooperazione, maggiore trasparenza e condivisione di dati. L’Accordo Multilaterale sullo scambio automatico di informazioni riguardanti i conti finanziari (Multilateral Competent Authority Agreement on automatic exchange of financial account information “CRS MCAA”), sottoscritto nel corso della plenaria, è stato firmato anche da Israele e dalla Federazione russa, portando il numero totale di firmatari a 82 giurisdizioni. Sono state discusse e approvate una serie di azioni per l’implementazione dello scambio automatico di informazioni (AEOI – Automatic Exchange of Information), attraverso il Common Reporting Standard (CRS), e per il contrasto della pianificazione fiscale aggressiva. In tale ambito, è stato accolto con favore il nuovo “inclusive framework” per l’attuazione del pacchetto BEPS, che implica un contributo attivo in termini di monitoraggio e revisione. Al riguardo, un primo incontro si terrà nel mese di giugno a Kyoto. Nel corso della riunione plenaria si è svolta la seconda cerimonia di firma dell’Accordo Multilaterale per lo scambio automatico di informazioni paese per paese (il “CbC MCAA” – Multilateral Competent Authority agreement for the automatic exchange of Country-by-Country reports), con la sottoscrizione anche da parte di Canada, Islanda, India, Israele, Nuova Zelanda e Repubblica popolare cinese, che hanno così aderito all’accordo, portando il numero totale di firmatari a 39 paesi.
Presentata una nuova piattaforma di lavoro
E’ stata anche presentata la nuova piattaforma di comparazione dei dati relativi alle amministrazioni fiscali di 150 paesi, utilizzata per la costituzione ed il lancio, nel 2016, di un questionario internazionale unico, elaborato dalle quattro organizzazioni internazionali – OCSE, CIAT, IOTA, FMI – superando, in tal modo, le duplicazioni esistenti in passato. Il questionario sarà pubblicato nelle Tax Administration Series del FTA, fornendo informazioni e analisi comparative delle amministrazioni fiscali di 56 paesi (tra economie emergenti ed avanzate) membri OCSE, UE e G20. Di grande rilevanza in termini di impatto sull’efficienza e sul futuro delle amministrazioni fiscali, il dibattito sul progresso tecnologico e sulla digitalizzazione dei servizi ai contribuenti, sul ruolo dei providers nei servizi fiscali e nel conseguente rafforzamento della tax compliance, è stato definito una delle pietre miliari del Forum, unitamente alle tematiche di capacity building, in un progetto comune di sviluppo degli approcci e delle azioni, nell’obiettivo di realizzare una risposta unitaria alle sfide di portata globale.