Boom nell’utilizzo dei ‘voucher lavoro’: nel 2015 ne sono stati venduti 115 milioni, ancora nel 2010 erano meno di 10 milioni. Lo riferisce l’Inps in un rapporto su lavoro accessorio pubblicato insieme a Veneto Lavoro. I committenti dei prestatori di lavoro accessorio che hanno svolto attività nel 2015 risultano 473.000; i prestatori coinvolti risultano 1,380 mln e le posizioni lavorative 1,730 mln (ciò dipende dal fatto che un lavoratore può aver prestato lavoro occasionale per più di un committente).
Qualsiasi variabile si consideri – prestatori di lavoro occasionale, committenti, voucher venduti, voucher riscossi, posizioni di lavoro – la crescita risulta continua in tutti gli anni e particolarmente intensa, in termini assoluti, nel periodo più recente. Per la maggior parte dei prestatori di lavoro accessorio, il volume di voucher percepiti è modesto: in media nel 2015 si è trattato di 60 voucher pro capite(valore analogo a quello degli anni precedenti); la mediana è decisamente inferiore: 29 voucher. I lavoratori che hanno percepito più di 1.000 euro netti con voucher (soglia pari a 133 voucher) risultano 207.000 mentre coloro che hanno percepito meno di 500 euro (soglia pari a di 66 voucher) risultano quasi un milione (tra questi 213.000 hanno percepito da 1 a 5 voucher nell’anno).