pubblica-amministrazioneMobilità del personale delle province al rush finale. Il Ministero della Funzione Pubblica ha aggiornato i posti disponibili per accogliere il personale soprannumerario delle province titolare di funzioni non fondamentali che dovrà essere riassorbito dalle amministrazioni statali e dai Comuni. Si tratta dell’ultima fase che consentirà di abbinare l’offerta di mobilità alla domanda provenienti dalle altre amministrazioni e quindi trasferire i dipendenti soprannumerari.

 

A tal fine sul portale mobilita.gov.it il Ministero ha attivato la funzionalità che consente ai dipendenti degli Enti di area vasta e della Croce Rossa italiana, presenti nelle liste della domanda di mobilità aggiornata, di esprimere le proprie preferenze di assegnazione tra i posti resi disponibili dalle amministrazioni riceventi. Gli interessati avranno 30 giorni di tempo per farlo: dal 18 aprile sino alle ore 24 del 18 Maggio. Si tratta di un adempimento importante in quanto il personale che non esprime preferenze sarà assegnato unilateralmente dal Dipartimento della funzione pubblica, tenendo conto della vacanza di organico delle amministrazioni di destinazione, fermo restando l’ambito provinciale/metropolitano o, in subordine, l’ambito regionale.

 

La modalità di indicazione delle Preferenze

 

La domanda, informa il Ministero, non potrà essere presentata da chi si trova nella lista mobilità degli addetti con funzioni connesse al mercato del lavoro; chi possiede al 31 dicembre 2016 i requisiti per il pensionamento con regole Ante Fornero; chi è in corso di collocazione presso i tribunali. Le preferenze potranno essere espresse in relazione alla funzione svolta, all’area funzionale ed alla categoria di inquadramento, secondo le modalità previste dal Dm 14 settembre 2015. Pertanto ciascun dipendente avrà una serie di posti disponibili che potrà scegliere a seconda del proprio profilo economico, professionale e di inquadramento giuridico.

 

Potranno essere espresse preferenze anche al di fuori delle funzioni svolte.  Inoltre, oltre che per i posti disponibili presso le amministrazioni aventi sede nel proprio ambito provinciale o metropolitano, i dipendenti potranno chiedere di essere destinati anche in amministrazioni aventi sede nel Comune capoluogo della relativa regione, nonché nell’ambito territoriale di Roma Capitale. Nel corso della presentazione della domanda, all’interessato saranno chieste alcune informazioni, in una apposita scheda anagrafica, relative alla composizione del nucleo familiare (ed eventuale presenza di disabili) al fine di formare un punteggio individuale valutabile dalla Funzione Pubblica per definire la sede di assegnazione.

 

I dipendenti in soprannumero trasferiti in esito alle procedure di mobilità manterranno la posizione giuridica ed economica, con riferimento alle voci del trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci con carattere di generalità e natura fissa e continuativa, non correlate allo specifico profilo d’impiego nell’ente di provenienza, previste dai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro, in godimento all’atto del trasferimento, nonché l’anzianità di servizio maturata.

 

I posti vacanti

 

Secondo l’ultimo censimento fornito dalla Funzione Pubblica le posizioni vacanti sono circa 3.200 a fronte di 1.644 persone da ricollocare. Dunque la capienza, almeno sulla carta resta assicurata. Tra gli enti che hanno espresso il maggiore fabbisogno di organico spiccano i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri che hanno messo a disposizione in tutto 1.155 posti, i Comuni italiani hanno comunicato altre 1.500 posizio­ni vacanti. Decisamente inferiori le disponibilità indicate dagli altri enti e dalle altre amministrazioni pubbliche. L’Inps, per esempio, ha indicato so­lo 193 posti vacanti per assorbire gli esuberi delle Province, gli Enti pubblici non economici 153, le Università 85 posti. Le Regioni han­no indicato, invece, la disponibili­tà ad assumere solo quattro lavo­ratori provinciali ma questo numero è dovuto al fatto che i governatori hanno già dovuto riprendere buona parte dei dipendenti delle ex Province quan­do hanno assorbito alcune funzioni non fondamentali rimaste in capo alle Aree Vaste ricollocando il relativo personale.

 

L’intera procedura si dovrebbe concludere, il condizionale è ancora d’obbligo, entro la fine del mese di Giugno quando i provvedimenti di assegnazione saranno definitivi e a quel punto i lavoratori avranno 30 giorni di tempo per prendere servizio nell’amministrazione di destinazione.