codice-eticoL’aggiornamento del testo, redatto ai sensi del decreto legislativo 231/2001 relativo alla responsabilità amministrativa degli Enti, è stato ritenuto “adeguato e idoneo”. Confcommercio è stata la prima organizzazione imprenditoriale (nel 2003) a dotarsi di uno strumento simile.

 

Il Ministero della Giustizia ha approvato l’aggiornamento del Codice Etico di Confcommercio, redatto ai sensi del decreto legislativo 231/2001 relativo alla responsabilità amministrativa degli Enti, ritenendolo “adeguato e idoneo al raggiungimento dello scopo fissato dall’art.6 comma 3 del D.lgs. 231/2001”. Per Confcommercio, che nel 2003 è stata la prima tra le organizzazioni imprenditoriali a dotarsi di un Codice Etico approvato dal Ministero della Giustizia, si tratta del quarto aggiornamento reso necessario a seguito di una notevole elaborazione giurisprudenziale e dell’ampliamento dei reati-presupposto inseriti dal legislatore nel provvedimentocome, ad esempio, i reati ambientali, l’autoriciclaggio, la corruzione tra privati.

 

Prima del decreto legislativo 231 uno dei principi – mutuato dal diritto romano – su cui si basava il nostro ordinamento era che “societas delinquere non potest” (letteralmente “le società non possono commettere reati”). La normativa in questione ha superato questo limite introducendo una forma ibrida di responsabilità “penale-amministrativa”, in cui possono incorrere società e associazioni a seguito dell’accertamento di reati commessi nel loro interesse.

 

Agli Enti viene, comunque, data la possibilità di dimostrare la propria estraneità attraverso l’adozione di modelli organizzativi diretti ad impedire e a prevenire, con la fissazione di puntuali regole di condotta, la commissione dei reati per i quali è prevista la responsabilità in questione.

 

Nell’introdurre idonee misure di prevenzione gli Enti possono ispirarsi a codici di comportamento predisposti dalle associazioni rappresentative delle imprese. E il Codice Etico predisposto da Confcommercio contiene le norme etico-pratiche a cui le imprese possono attenersi nella costruzione o implementazione dei propri modelli organizzativi.