libriBeni Culturali: conservatori e archivisti in collaborazione per il digitale.


Si è svolto a Milano con una grande affluenza di pubblico presso la Fondazione Stelline il seminario “La memoria fra le nuvole: di bit in bit, dal presente al futuro. Per la conservazione del digitale, i nuovi tipi di Beni culturali”, organizzato da MAB Lombardia (nello specifico dalla dott.ssa Ornella Foglieni) e ospitato nella cornice della Manifestazione “Bibliotecari al tempo di Google”.

 

Beni Culturali: conservatori e archivisti in collaborazione per il digitale

 

Molti gli archivisti tra il pubblico, in un incontro pensato per offrire spunti di riflessione e sensibilizzazione su alcuni scenari della conservazione a lungo termine del “nato” digitale culturale agli operatori dei Beni Culturali di biblioteche, archivi e musei e di ogni tipo di istituto della memoria.

 

Tra i relatori anche Andrea Lisi e Gianni Penzo Doria, Presidente e Vice Presidente ANORC, che sono intervenuti, rispettivamente, sui ruoli e responsabilità nella conservazione dei documenti informatici e su modello concettuale, formati e metadati idonei alla conservazione affidabile delle memorie digitali nella nuova normativa italiana.

 

Il seminario è stato l’occasione per un confronto sul ruolo degli archivisti, sulle professionalità necessarie alla digitalizzazione della pubblica amministrazione e sulle competenze multisettoriali che bisogna sviluppare.

 

“Servono professionalità che siano capaci di scendere dal loro piedistallo e sappiano confrontarsi e contaminarsi in modo da orientare davvero il legislatore verso la tutela degli archivi digitali” ha sottolineato nel suo intervento Andrea Lisi,  le contrapposizioni non servono a nessuno e di certo non a favorire un’evoluzione corretta della società dell’informazione. Del resto, consentitemi una provocazione: è più utile per gli archivisti parlare tra loro del loro ruolo, oppure che lo faccia un’altra professionalità e che faccia percepire al legislatore l’essenzialità di una figura professionale archivistica ma formata anche in modo multidisciplinare, e che conosca il nuovo mondo digitale e sappia controllarlo, presidiarlo e archiviarlo?”.

 

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