busta arancioneIl Presidente dell’Inps ha confermato che da aprile proseguirà l’operazione trasparenza che consentirà di simulare l’importo dell’assegno futuro. Altre sette milioni di buste arancioni arriveranno a casa degli italiani nei prossimi mesi. Lo ha detto il Presidente dell’Inps Tito Boeri annunciando che le lettere con la previsione della pensione futura  verranno inviate a partire da Aprile. Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con Agid, ha spiegato Boeri, che permetterà di “raggiungere chi non è digitalizzato invitando queste stesse persone a munirsi di spid”, il pin unico per accedere ai servizi on line. Con l’operazione trasparenza che l’Inps sta effettuando sarà cancellato con un colpo di spugna «il fatto gravissimo» di venti anni in cui, sulle pensioni, per la mancanza di informazioni «i contribuenti sono stati indotti a fare delle scelte sbagliate».

 

Una svolta che il presidente dell’Inps, Tito Boeri, sottolinea con forza: «Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito ad una sorta di ignavia di Stato», per cui «nell’arco di sei legislature, da quando è stata varata la riforma Dini», che ha sancito il passaggio dal sistema di calcolo pensionistico retributivo a quello contributivo «non si è voluto informare i cittadini del cambiamento».  «È importante –  ha sottolineato – rendere consapevoli i cittadini del legame tra contributi versati e futuro previdenziale: se i contributi vengono percepiti come risparmio forzoso invece che come tasse, allora diventano parte del nostro pacchetto retributivo».

 

Boeri ha inoltre ribadito la sua posizione sulla flessibilità in uscita: “l’intervento sul sistema pensionistico per introdurre la flessibilità in uscita “andrebbe fatto adesso” e “se si facesse con la legge di Stabilità per il 2017, andrebbe certamente bene, ma non andrebbe bene intervenire tra tre anni”.