ecotassaUn tributo speciale per quei Comuni che non raggiungeranno il 65 per cento di raccolta differenziata. Si chiama “ecotassa”: la norma entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2017. Una nuova ecotassa, dunque, per i Comuni che non rispettono i livelli per la differenziata e che punta ad incentivarla attraverso misure per chi va oltre certe percentuali. Più alta sarà la quantità di rifiuti conferita in discarica, più l’ecotassa da versare alla Regione Sicilia aumenterà.

 

Il dibattito, sui cui è intervenuto anche il governatore siciliano Rosario Crocetta ha tenuto conto anche della questione che riguarda la possibilità di realizzare in Sicilia gli inceneritori, argomento che in realtà non riguardava più di tanto la norma in oggetto. L’ecotassa sarà quindi tanto più alta in maniera inversamente proporzionale alla quota di raccolta differenziata raggiunta. La tassa di scopo, voluta da Vania Contrafatto, assessore regionale ad Acqua e rifiuti, prova a scuotere dall’immobilismo il settore, in materia di raccolta differenziata, in attesa che si realizzi compiutamente la riforma del settore, a partire dalla gestione degli ambiti. “Le somme che la regione incasserà da questo tributo – dice l’assessore all’Energia Vania Contrafatto – saranno destinate ai Comuni che hanno progetti per la differenziata. Per i Comuni virtuosi quindi ci sarà un risparmio e un reinvestimento di risorse”.

 

La norma prevede che per i primi tre anni si applichi una decurtazione del 30 per cento del tributo per quei comuni che realizzeranno un incremento annuo di almeno il 10 per cento di raccolta differenziata. Decurtazione che diventerà del 40 per cento se l’incremento registrato dovesse salire al 15 per cento. Comuni “virtuosi” ai quali, per il primo triennio, saranno anche riconosciute maggiori risorse. i Comuni stessi in parte tratteranno e che scaricheranno sulle bollette della tari e dunque pagheranno sempre i cittadini. In pratica la regione commina una ‘multa’ ai comuni che sono indietro con la differenziata. Questa somma il Comune la ‘ricarica’ sulla tassa dei rifiuti e la gira alla regione trattenendone una quota. E il cittadino del Comune inadempiente si trova a pagare di più per un servizio meno efficiente. oltre al danno, la beffa.

 

Inoltre, il Governo Crocetta stanzia a favore dei Comuni virtuosi, quelli che raggiungono almeno il 65% di differenziata, 15 milioni di euro da spendere per progetti di recupero e riciclo dei materiali. “C’è una Sicilia che ama premiare chi crede nella differenziata -afferma il parlamentare5 Stelle Gianpiero Trizzino. Noi rispondiamo in questo modo a quegli assessori che vogliono punire i cittadini con la costruzione di nuovi inceneritori”. Via libera anche a un emendamento che obbliga i Comuni a varare tariffe differenziate per entrate in Zone a traffico limitato tra residenti e non. Il rischio è che si blocchi l’iter per la Ztl di Palermo, visto che non c’è alcun regolamento votato dal Consiglio comunale che differenzia le due tariffe. L’articolo prevede l’obbligo di: le tariffe per ottenere il permesso di accesso alle ZTL; riduzioni per i veicoli meno inquinanti; accesso gratuito alle ZTL per le persone disabili.