milleprorogheIl testo del decreto Milleproroghe, che il prossimo martedì 23 marzo si avvierà alla definitiva conversione da parte del Parlamento, recepisce una buona parte delle istanze avanzate dall’Associazione, sia in fase di stesura del decreto, che nel corso del confronto parlamentare propedeutico all’approvazione. Fra le proposte dell’Anci inserite nella prima fase di stesura del decreto, le nuove scadenze fissate a fine 2016 per l’obbligo delle gestioni associate, in attesa di un riassetto definitivo della materia; per l’utilizzo delle risorse per l’edilizia scolastica; per la possibilità dei Comuni di avvalersi di Equitalia per l’accertamento e la riscossione dei tributi locali, anche in questo caso in attesa che il Governo definisca il nuovo riassetto della materia in modo puntuale.

 

Nella fase di discussione parlamentare, inoltre, ulteriori aperture da parte del Governo rispetto alle istanze dell’Anci hanno portato all’approvazione di buona parte degli emendamenti formulati e proposti dall’Associazione. E’ stata innanzitutto introdotta la modifica che consente anche alle Città metropolitane e alle Province non in regola con il Patto di stabilità interno per il 2015 di prorogare fino a fine 2016 i contratti di lavoro a tempo determinato, stipulati a fronte della necessità di garantire la continuità dei servizi. La proroga dei bandi di gara per il servizio di distribuzione del gas, relativa a tutti i raggruppamenti di ambiti di cui all’allegato 1 del DM 226/2011, è quantificata in 12 mesi per gli ambiti del primo gruppo, mentre sono previste altre specifiche per gli altri ambiti, che si aggiungono a quelle già concesse.

 

Ancora grazie all’accoglimento di un emendamento Anci, vengono poi ampliati i termini entro i quali i Comuni che hanno deliberato il dissesto finanziario nel periodo tra l’emanazione del Dl 174/2012 e il 31 dicembre 2015 potranno accedere al contributo finanziario relativo agli anni 2015, 2016 e 2017.  Per quanto riguarda la rinegoziazione dei mutui, nel testo è stata inserita la possibilità, chiesta dall’ANCI, di utilizzare senza vincoli di destinazione e anche per il 2016 i risparmi di spesa derivanti appunto dalla rinegoziazione.

 

Sul versante degli interventi per l’edilizia scolastica, il decreto accoglie anche in questo caso la proposta Anci di prorogare al 30 aprile il termine per l’aggiudicazione provvisoria dei lavori affidati entro il 29 febbraio, nel caso in cui le gare fossero andate deserte o fosse previsto l’affidamento congiunto di lavori e progettazione. Inoltre, è prorogato al 15 ottobre il termine per gli appalti di lavori pubblici di importo superiore alla soglia di rilevanza comunitaria (per bandi pubblicati entro il 26 febbraio 2016).

 

Infine, le cosiddette offerte anomale, le commissioni censuarie e l’acquisto di mobili e arredi: sulla prima questione, ci sarà tempo fino al 31 luglio per avvalersi dell’esclusione automatica delle offerte anomale per appalti di lavori, servizi e forniture di importi inferiori alle rispettive soglie comunitarie. Sull’insediamento delle commissioni censuarie, il testo, come richiesto dall’Anci, concede ai Comuni ulteriori sei mesi di tempo per esprimere i propri rappresentanti, in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi di riforma del catasto. Su mobili e arredi, infine, è stata recepita la proposta di escludere gli enti locali, per tutto il 2016, dal divieto di acquisto previsto per le amministrazione pubbliche inserite nell’elenco Istat.