spending-review 1Nell’Aula delle Sezioni Riunite della Corte dei conti di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte cariche Istituzionali, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2016. Il Presidente della Corte dei conti Raffaele Squitieri, ha svolto la relazione sull’attività della Corte nel 2015.

 

Nell’intervento di Squitieri sono arrivate aspre critiche nei confronti del meccanismo della Spending Review. Ecco un estratto dell’intervento e, in allegato, il comunicato con il testo completo dell’intervento.

 

Spending review […] tema essenziale dell’interrelazione tra spesa pubblica e qualità dei servizi resi alla collettività, in nome della priorità assegnata all’obiettivo di riequilibrio dei conti. In altri termini, i risultati conseguiti – che sono importanti a livello di dati aggregati – nascondono i segni delle rigidità e delle difficoltà incontrate nella scelta delle modalità di contenimento della spesa. Il sacrificio degli investimenti pubblici – un punto su cui il Governo sta ponendo una attenzione particolare – è una prima evidenza che emerge dall’esperienza degli ultimi anni e che testimonia un risultato molto sbilanciato nella composizione tra spesa corrente e spesa in conto capitale. Ma di pari importanza è l’osservazione secondo la quale il contributo al contenimento della spesa non è più solo riconducibile ad effettivi interventi di razionalizzazione e di efficientamento di strutture e servizi, quanto, piuttosto, ad operazioni assai meno mirate di contrazione, se non di soppressione, di prestazioni rese alla collettività. Dai tagli operati è, dunque, derivato un progressivo offuscamento delle caratteristiche dei servizi che il cittadino può e deve aspettarsi dall’intervento pubblico cui è chiamato a contribuire. Queste contraddizioni appaiono, naturalmente, più stridenti sul fronte degli enti territoriali. Così, per le regioni, al netto di quanto destinato al finanziamento della spesa sanitaria, si evidenzia come il progressivo taglio delle risorse disponibili si sia tradotto in una modifica del rilievo delle funzioni svolte, con caratteristiche diverse tra regioni, e come ciò stia progressivamente portando a delineare particolari modelli territoriali e diversità di accesso dei cittadini ai servizi. […]

 

Queste considerazioni hanno indotto la Corte ad approfondire il tema della revisione della spesa per offrire un contributo informativo utile a meglio orientare le scelte di ulteriore contenimento. Su questo tema l’Istituto sta ultimando un Rapporto che entro il mese di marzo sarà posto a disposizione del Parlamento. Si tratta di una verifica che potrà rivelarsi utile anche per valutare la razionalità degli assetti che si vanno affermando, con riguardo, da un lato, ai costi che gravano sulla finanza pubblica e, dall’altro, ai riflessi sulla qualità dei servizi resi alla collettività. […] 

 

L’azione condotta nel settore dalle Sezioni Regionali di controllo ha, inoltre, posto in luce che le maggiori criticità inerenti la gestione degli organismi partecipati sono determinate dalla insoddisfacente configurazione dei rapporti finanziari intercorrenti tra questi ultimi e gli enti partecipanti. Sul versante della giurisdizione, sempre in materia di società partecipate, l’Istituto ha più volte sottolineato la necessità di sopperire a lacune che, sovente, hanno provocato incertezze ed oscillazioni giurisprudenziali nel riparto della giurisdizione di responsabilità tra giudici ordinari e contabili.

 

I numerosi approdi giurisprudenziali, anche della Suprema Corte, sviluppatisi nel corso del tempo, non hanno consentito di raggiungere un grado di stabilizzazione tale da assicurare certezza del diritto e 12 agevole individuazione della “regula iuris” da applicare nelle varie e concrete fattispecie. La diffusa consapevolezza della necessità di una più accurata regolazione dei presupposti di assoggettamento al controllo ed alla giurisdizione contabile delle società di diritto privato che impiegano ingenti capitali pubblici, fa sì che la Corte guardi con favore l’intervento del legislatore che ha delegato il Governo al “riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche.