La tessera renderà più facile ottenere il riconoscimento delle proprie qualifiche da parte degli altri Paesi, con un taglio di tempi e di costi burocratici. Per il momento interessate cinque categorie: infermieri, farmacisti, fisioterapisti, guide alpine e agenti immobiliari. Via le barriere lavorative per i professionisti italiani davanti ai quali si allarga un mercato di ambito europeo. Entra infatti in vigore il 18 gennaio la tessera professionale Ue, una sorta di ‘passaporto’ che per ora interessa cinque categorie di professionisti: infermieri, farmacisti, fisioterapisti, guide alpine e agenti immobiliari. Per loro sarà più facile ottenere il riconoscimento delle proprie qualifiche professionale da parte degli altri Paesi, con un taglio di tempi e di costi burocratici. La novità è contenuta nel decreto legislativo che recepisce la direttiva 2013/55.
Il testo è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri a novembre scorso per essere sottoposto al parere della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari, prima dell’approvazione definitiva dell’Esecutivo. La ‘card’ è una procedura elettronica che velocizza il riconoscimento dei titoli professionali negli altri Paesi. Un ‘passaporto’ elettronico che testimonierà come il professionista abbia superato ogni procedura per ottenere il riconoscimento della qualifica professionale nel Paese ospitante. Riguarda sia i professionisti italiani che intendono esercitare in un altro Paese sia – viceversa – i professionisti europei che vogliono esercitare in Italia. Sarà più facile il trasferimento, anche solo temporaneo, dell’attività in un altro Paese dell’Unione, o anche il riconoscimento del tirocinio professionale svolto all’estero. Basterà collegarsi al sito dell’Unione europea e registrarsi, compilando i campi richiesti dalla domanda telematica. Una volta inviata la richiesta, si dovrà attendere alcuni giorni: tre settimane per le domande di esercizio temporaneo all’estero; fino a 3 mesi invece per chi intende stabilirsi definitivamente in un altro Paese Ue.
Il commento di Annarita Fioroni (responsabile Confcommercio Professioni): “Quella della tessera professionale deve essere un’opportunità per i professionisti del nostro Paese per l’accesso al mercato europeo. Certo, l’esperienza maturata dall’applicazione della tessera professionale europea ai settori che attualmente possono richiederla (infermiere, farmacista, fisioterapista, guida alpina e agente immobiliare) sarà un banco di prova per capire punti di forza e debolezza e fare una valutazione complessiva dell’efficacia dello strumento per la competitività dei nostri professionisti. Soprattutto in un momento in cui c’è bisogno di interventi di sostegno per questa categoria in un mercato che tende a svalutare competenza e professionalità”.