Trivelle_Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per l’indizione del referendum popolare relativo all’abrogazione della previsione che le attività di coltivazione di idrocarburi relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine hanno durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. La consultazione si terrà il 17 aprile 2016. Cosi’ nel comunicato di palazzo Chigi sul consiglio dei ministri di ieri sera.

 

Petroceltic rinuncia alla ricerca di idrocarburi nel mare delle isole Tremiti. Lo fa sapere la stessa società spiegando che, in riferimento al permesso di ricerca B.R274.El conferito dal ministero dello Sviluppo economico e situato nel Mare Adriatico meridionale, quello relativo alle Tremiti, appunto, “essendo trascorsi 9 anni dalla presentazione dell’istanza – periodo durante il quale si è registrato un significativo cambiamento delle condizioni del mercato mondiale – Petroceltic Italia ha visto venir meno l’interesse minerario al predetto permesso“. A fronte di questa valutazione, Petroceltic Italia ha quindi presentato istanza di rinuncia al ministero dello Sviluppo economico.

 

GUIDI: PETROCELTIC VIA DA TREMITI, STOP STRUMENTALIZZAZIONI – Il ministero dello Sviluppo economico “accoglie con rispetto la decisione annunciata dalla società Petroceltic di rinunciare al permesso di ricerca nel mare Adriatico meridionale, al largo delle isole Tremiti”: così in una nota il ministero dello Sviluppo economico spiegando che “si tratta di un passo indietro che risponde ad esigenze industriali strategiche della società di cui il ministero prende atto”. Per parte sua il minsitro Federica Guidi aggiunge: “Spero adesso che, grazie anche a questa scelta venga messa una volta per tutte la parola fine ad alcune strumentalizzazioni sul tema delle attività di ricerca in mare che erano infondate già prima e che lo sono, a maggior ragione, dopo la decisione della Petroceltic”.

 

“#Mise rigetta autorizzazione ricerche offshore petrolio e gas #Ombrina e altre 26 domande entro 12 miglia dalla costa”. Il portavoce del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi lo scrive su Twitter. “In attuazione delle recenti norme della Legge di Stabilità, le comunicazioni dell’avvenuto rigetto delle istanze di permesso di ricerca e concessione di coltivazione di idrocarburi – tra cui Ombrina mare – rientranti nel perimetro di attuazione della legge di Stabilità sono da oggi disponibili sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico”. Così una nota del ministero. Nel dettaglio, sull’ultimo Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse (Buig) sono stati pubblicati in estratto 27 provvedimenti di rigetto, parziale o totale, di istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi ricadenti nelle aree precluse a nuove attività ai sensi del comma 239, articolo 1, della Legge di stabilità 2016. Le 9 istanze interamente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate. Le 18 istanze parzialmente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate per la parte interferente. Con i 27 provvedimenti è stata data piena attuazione al disposto di legge: all’interno delle aree interdette non insistono più istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi.