libri scuola docenti nominaConferenza stampa del Premier accompagnato dai Ministri Giannini e Madia per la presentazione della riforma delle classi di concorso approvata ieri sera in Consiglio dei Ministri.

 

“La riforma delle classi di concorso è un provvedimento “circoscritto ma importante” perché consente di accedere alla selezione di insegnanti che partirà a breve.”

 

I criteri sui quali si è basata la riforma – attesa da 6 anni – sono stati semplificare, adeguare, innovare.

 

  • Semplificare perché nel tempo si sono stratificate classi distinte che non avevano più senso: da 168 si passa adesso a 116 classi di concorso, comprese le nuove

 

  • Adeguare perché l’università dal ’99, anno di nascita delle attuali classi, è cambiata

 

  • I innovare perché anche la scuola è cambiata con la riforma delle Superiori del 2010 che ha introdotto nuovi indirizzi come il liceo musicale-coreutico

 

A sei anni di distanza dalla prima bozza, arriva l’ok finale del Consiglio dei Ministri sulla riforma delle classi di concorso per la scuola secondaria di I e II grado.

 

Tante le novità, a partire dagli accorpamenti delle classi di concorso, che porteranno ad una significativa riduzione delle stesse, e che già sta suscitando polemiche, per il fatto che ci si troverà in un unico calderone per discipline forse neanche mai studiate all’Università. E c’è anche chi parla di classi di concorso “vecchie” prima ancora di vedere la luce, il cui riordino è stato affrettato dall’imminenza del concorso a cattedra, ma che potrebbe essere rivito da qui a qualche mese.

 

Novità. La laurea in ingegneria conseguita entro l’a.s. 2000/01 escluda dall’insegnamento di Matematica e fisica, ma introdotta per matematica e scienze nella scuola secondaria di II grado.

 

Il ritorno della Laurea in Scienze Politiche, per l’accesso a scienze giuridiche ed economiche, purchè il piano di studi abbia compreso almeno 96 crediti formativi universitari nel settore disciplinare di riferimento.

 

E poi una delle classi di concorso più attese la A23, italiano L2 per stranieri.

 

Le classi di concorso scendono a 116 (rispetto alla precedente versione, che fissava l’asticella a 114, vengono mantenute distinte le classi di concorso per la lingua italiana (seconda lingua) e la lingua slovena sia per le scuole medie che per le superiori.

 

La revisione delle classi di concorso è un passaggio importante per l’avvio del concorso a cattedra.

 

Vi saranno anche 13 nuove classi di concorso: 11 riguardano le discipline musicali, coreutiche e tecnica della comunicazione. Le ultime due sono per gli insegnanti tecnico pratici.

 

La riforma delle classi di concorso, ancor prima di vedere la luce, è già accompagnata da numerose polemiche, che alimentano il sospetto che – se si riuscirà – saranno necessarie altre modifiche per renderle veramente funzionali al nuovo modello di scuola introdotto dalla legge 107/2015.

 

In particolare la deputata Pd Maria Grazia Rocchi , relatrice del provvedimento in Commissione alla Camera afferma: “È un lavoro molto complesso, ci sarebbe piaciuto affrontarlo con più calma, per impostare le nuove classi su una metodologia pedagogica moderna”. Ma non c’è più tempo per dibattere di principi ispiratori. “Ci rendiamo conto che c’è una contingenza, quella del concorso, che ha condizionato tempi e modi di lavoro . Dovevamo innanzitutto tutelare le abilitazioni esistenti e i diritti acquisiti , non era facile. In ogni caso ci sono ancora diverse migliorie da fare: il governo ha promesso di recepire tutte le condizioni indicate ”.