studiDalle “parole” ai “fatti”. Come previsto dal provvedimento dello scorso 18 giugno, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione una nuova funzionalità che permette al contribuente di consultare on line, attraverso il proprio cassetto fiscale, il prospetto riepilogativo pluriennale relativo all’applicazione degli studi di settore, in base ai principali dati dichiarati negli anni precedenti. In particolare, le annualità interessate sono quelle riguardanti i periodi d’imposta dal 2009 e al 2013.
 

In pratica, si tratta di un ulteriore strumento per mettere in allerta il contribuente, in modo che possa rimediare a eventuali incongruenze giocando “in anticipo” rispetto alle conclusioni definitive (e alle relative sanzioni) conseguenti all’attività di accertamento svolta dal Fisco nei suoi confronti in base ai modelli presentati.
 

Molteplici, ormai, le iniziative che consentono ai soggetti che applicano gli studi di settore di verificare direttamente la propria posizione grazie alla condivisione delle informazioni attuata dall’Amministrazione finanziaria. Il riferimento principale è agli alert con cui l’Agenzia, prima di emettere l’atto formale di liquidazione d’imposta, comunica agli interessati che sono state recapitate, nel loro Cassetto fiscale, comunicazioni di anomalia. In questo modo, i destinatari dei messaggi, messi sull’avviso, possono “evitare il peggio” attraverso il ravvedimento operoso oppure possono spiegare il perché delle anomalie riscontrate e procedere al ricalcolo degli studi di settore presentati, effettuato sulla base dell’ultima versione di Gerico pubblicata sul sito delle Entrate.

 
È in quest’ottica di maggiore fiducia e dialogo tra Fisco e cittadino, quindi, che si inserisce la nuova funzionalità offerta dall’Agenzia. Avere un quadro riepilogativo degli studi applicati nelle annualità passate, infatti, consente ai contribuenti di mettere a fuoco i casi in cui l’andamento di alcune voci caratteristiche dell’attività svolta risultano contraddittorie e se ci sono “ritocchi” da fare prima dell’intervento del Fisco. Un esempio esemplificativo può essere l’anomalia tra le rimanenze finali di un anno e le esistenze iniziali di quello successivo.
 

Il riepilogo pluriennale può riguardare l’attività d’impresa o quella di lavoro autonomo. In caso di studi di settore presentati per entrambe le attività, disponibili, nel Cassetto, due distinti prospetti.