obbligazioni-subordinateIl 22 novembre scorso il Governo e Banca d’Italia sono intervenuti per risolvere la crisi di quattro banche locali (Banca popolare dell’Etruria e del Lazio, Banca delle Marche, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio della Provincia di Chieti) dando vita a nuove banche sane e con indici patrimoniali decisamente migliori delle precedenti.

 

Negli anni passati le banche si erano finanziate anche con l’emissione di obbligazioni subordinate. I sottoscrittori di questo tipo di titoli vantano un credito che in caso di crisi può essere riscosso soltanto dopo la soddisfazione di altri creditori prioritari. Complessivamente sono state emesse obbligazioni per 768 milioni di euro. Parte di queste sono state sottoscritte dai clienti delle quattro banche, altre sono state sottoscritte da persone fisiche sul mercato secondario (1.900 investitori per un controvalore di 102 milioni di euro).

 

Le 4 banche nuove hanno quasi 1 milione di clienti. Tra questi, circa l’1% ha investito in obbligazioni subordinate (10.559) per un controvalore complessivo di 329,2 milioni di euro. I profili di questi investitori sono molto diversificati: ci sono risparmiatori che hanno impegnato in questi titoli tutto il proprio patrimonio o comunque una quota prevalente, altri che hanno un portafoglio di investimento diversificato, con un impegno minoritario in questi titoli.

 

In particolare:

 

  • 1.010 clienti (per un controvalore di 27,4 milioni) hanno presso la banca un patrimonio finanziario inferiore a 100.000 euro, di cui più del 50% impegnato in obbligazioni subordinate

 

  • 1.484 clienti (per un controvalore di 93,4 milioni) hanno presso la banca un patrimonio finanziario inferiore a 100.000 euro impegnato in obbligazioni subordinate per una quota variabile tra il 30 e il 50%, oppure hanno un patrimonio finanziario superiore a 100.000 euro impegnato in obbligazioni subordinate per una quota superiore al 30%

 

  • 8.065 clienti (per un controvalore di 208,4 milioni) hanno presso la banca un patrimonio finanziario superiore a 100.000 euro impegnato in obbligazioni subordinate per una quota fino al 30%