stabilita, legge di stabilità, partecipateLa Commissione Bilancio ha approvato gli emendamenti al ddl di stabilità. Dalle assunzioni a “tempo” per i medici all’eliminazione della tassa sugli yacht per passare ai pagamenti con il bancomat. Ecco i punti della legge. Approvate dalla Bilancio anche le misure presentate dal Governo: assunzioni straordinarie in sanità, ma “a tempo”, in attesa del concorso. La possibilità di pagare caffé, giornale o anche il parcometro per lasciare la macchina sulle strisce blu con il bancomat e l’eliminazione della supertassa sugli yacht introdotta in piena crisi dal governo Monti. Sono solo le ultime di una vera e propria pioggia di novità di cui si è arricchita la manovra alla Camera, lievitata rispetto al testo approvato al Senato anche per aver “imbarcato” il decreto salva-Regioni e, tra le polemiche, il decreto “Salva banche”.

 

Tra le principali misure del pacchetto, un bonus di 80 euro mensili per le forze dell’ordine, comprese le Capitanerie di porto, escluse dal testo del governo e rientrate grazie a un subemendamento. Il contributo straordinario sarà di 960 euro l’anno per una spesa complessiva di 500 milioni per il 2016. Prevista una clausola di salvaguardia in caso di maggiori spese rispetto alle stime. Per tutti i ragazzi che compiranno 18 anni nel 2016, arriva una carta elettronica con un importo di 500 euro da spendere per teatri, musei, aree archeologiche, mostre, eventi culturali e per l’acquisto di libri.

 

La Commissione Bilancio ha poi approvato altri emendamenti, riformulati dai relatori, segnalati nei giorni scorsi dalla Commissione Lavoro della Camera che riguardano: 1) l’inclusione dei periodi di maternità ai fini del conteggio dei premi di produttività aziendali; 2) la possibilità di cumulo del riscatto degli anni di laurea con il periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro; 3) la cancellazione delle penalizzazioni, già prevista per il 2015, per tutti a partire dal 2016 per i lavoratori precoci; 4) la rivalutazione degli indennizzi per il danno biologico per il triennio 2016-2018; 5) alcuni interventi specifici sull’amianto.

 

Chiude il pacchetto di modifiche un emendamento in favore dell’opzione donna che introduce un contatore alle domande presentate e ai fondi effettivamente utilizzati. La legge di stabilità destina 2,5 miliardi di euro per consentire il pensionamento delle lavoratrici che maturano 57 anni e 3 mesi di età (58 anni e 3 mesi le autonome) entro il 31 dicembre 2015. Ebbene con l’emendamento si prevede che gli eventuali risparmi, da accertare entro il 30 settembre di ciascun anno, saranno vincolati alla proroga oltre il 2015 del regime sperimentale.

 

L’obiettivo è consentire in primo luogo il pensionamento anticipato anche delle lavoratrici nate tra il 1° ottobre 1958 ed il 31 dicembre 1958, che per effetto del­l’adeguamento all’aspettativa di vita si vedrebbero altrimenti chiude­re questa finestra (in allegato il testo della misura approvata). ”Scommettiamo – ha detto Damiano a margine dei lavori della commissione Bilancio – che i 2,5 miliardi per le 36.000 donne sono sovrastimati e che ci siano risparmi che non tornano in tesoreria e che rimarranno per interventi a fine previdenziali e per la prosecuzione della sperimentazione Opzione donna”. Damiano ha spiegato che questo stesso meccanismo e’ stato utilizzato in passato per la ”salvaguardia” degli esodati.

 

Misure che si aggiungono a quelle approvate questa notte dalla Bilancio con il via libera al pacchetto sulla Sicurezza che stanzia 2,6 miliardi per interventi contro cybercrime e terrorismo, bonus di 80 euro mensili alle forze di polizia, fondo per le periferie, bonus di 500 euro per i diciottenni da iniziative culturali. Sul fronte degli ammortizza­tori sociali si prevede la proroga nel 2016 della Dis­-Coll, il meccanismo di di­soccupazione per i collabora­tori. Altra misura su­gli ammortizzatori riguarda i contratti di solidarietà per le aziende (comprese quelle arti­giane) che hanno effettuato as­sunzioni dopo il 15 ottobre scor­so ed entro il prossimo 30 giu­gno. Si tratta di un rifinanzia­mento di questi contratti per 60 milioni per il 2016 con copertu­ra a carico del Fondo sociale per l’occupazione.