La Gilda degli Insegnanti prosegue la battaglia contro la riforma dell’istruzione e rilancia il referendum abrogativo delle parti della legge 107 ritenute più deleterie per il mondo della scuola.
La direzione nazionale del sindacato, riunitasi nei giorni scorsi, ha deciso di andare avanti sulla strada referendaria e ha individuato le maggiori criticità su cui incardinare i quesiti abrogativi: chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici; ambiti territoriali; schedatura degli studenti, con la pubblicazione online dei loro profili scolastici; inserimento di alunni e genitori dei comitati di valutazione.
“La direzione nazionale – spiega Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda – ha deciso di lanciare un appello a tutte le associazioni e le organizzazioni sindacali e politiche per coinvolgere il maggior numero di soggetti possibile e trovare la massima unità, dichiarandosi disponibile a coalizzarsi anche con organizzazioni che promuovono referendum su altri temi, come l´abolizione del Jobs Act, e a confrontarsi per trovare un unico comune denominatore”.