SiciliaUn contenzioso da 114 milioni di euro porta la Regione Sicilia fuori dalla Rete. Come già accaduto a giugno, la piattaforma digitale dell’ente pubblico è bloccata.

 

I privati hanno bloccato il sistema informatico, la piattaforma digitale del più grande ente pubblico siciliano è in tilt. In passato era già accaduto che per la medesima ragione il socio di e-Servizi avesse staccato il server gettando la Regione nel caos.

 

Da stamattina ogni attività della pubblica amministrazione è bloccata. 

 

“E’ davvero vergognoso quello che sta accadendo. Per un po’ di soldi si mettono in discussione servizi essenziali dei siciliani”, accusa Antonio Ingroia, al vertice di Sicilia e-Servizi. Ingroia spiega di avere aperto immediatamente un comitato di crisi permanente “che sta affrontando la questione e resto fiducioso che alla fine una soluzione si trovera’”.

 

Per il capogruppo di FI all’Ars Marco Falcone era noto a tutti che il contenzioso tra socio privato e Regione, in corso da anni, avrebbe causato prima o poi il black-out se non si fosse raggiunta una soluzione, “ma sia il presidente di Sicilia e-servizi Ingroia, che Crocetta, nulla hanno fatto per sciogliere il nodo in tempo utile.

 

Da oggi impossibile utilizzare email e collegarsi alla rete per i dipendenti, non è possibile prenotare i servizi presso le Asp, e non consultabile risulta anche la pagina web della Regione. E´ un blocco totale o quasi visto che anche collegarsi con il servizio 118 è difficoltoso e comunque lento.

 

Pertanto, a causa dell’interruzione del collegamento con i server di Sicilia e-servizi oggi non si garantiscono le attività di prenotazione visite specialistiche, scelta e revoca del medico di famiglia.

 

Nel frattempo è buio pesta sulla PA della Regione Sicilia: questo potrebbe essere solo l’inizio (della fine).