Più di 1.000 tra detrazioni, deduzioni, esenzioni, agevolazioni e benefici fiscali di varia taglia e formato e in aggiunta a questa lista infinita di opzioni, con cui ogni anno milioni di contribuenti sono chiamati a conformarsi, trovano posto altrettante norme tributarie esclusive in quanto approvate ed applicate in autonomia quasi assoluta da quasi ogni singolo Stato dell’Unione e da più di 3 mila contee comunque dotate d’un propria potestà impositiva.
Se questo è lo scenario fiscale statunitense è del tutto ovvio che tra marzo, aprile e maggio, i mesi caldi del fisco, siano milioni i contribuenti, soprattutto gli over 60, che puntualmente si trovino indietro nella compilazione e nell’invio della dichiarazione dei redditi. Ma da alcuni anni, per ovviare o quantomeno dare una risposta a questa criticità, la stessa Agenzia delle Entrate statunitense ha predisposto un particolare programma rivolto proprio a quella categoria di contribuenti più esposta alla complessità del fisco, in particolare anziani e lavoratori rientranti nelle due categorie del ceto medio o medio-basso.
Il fisco è troppo complesso? Nessun problema, c’è il volontario del fisco di quartiere – Al centro del programma innovativo elaborato e predisposto dall’Irs, Inland Revenue Service, sono previste sessioni di studio e corsi di insegnamento in materia fiscale che possono essere seguiti sia online sia recandosi presso di centri ad-hoc. Ad oggi, dopo alcuni anni di sperimentazione, sono oramai migliaia i giovani, e anche meno giovani, che frequentano o hanno frequentato queste speciali sessioni di studio e che, dopo aver acquisito l’abilitazione da parte delle Entrate statunitensi, hanno acquisito il ruolo del “Volontario del fisco” a tutti gli effetti. Ai volontari infatti, è riconosciuta la possibilità, sempre nell’ambito del programma coordinato e gestito dall’Irs, di assistere e consigliare i contribuenti che ne fanno richiesta ufficiale nella compilazione e nell’invio della dichiarazione dei redditi. Insomma, una sorta di consulente fiscale di fiducia, con una semplice differenza, piuttosto vistosa: il costo della parcella pari a zero.
Quanti sono i volontari del fisco e quanti i contribuenti che ne beneficiano? – L’ultimo dato pubblicato dall’Irs indica in 90mila i volontari del fisco attualmente riconosciuti, abilitati e quindi pienamente operativi. Una vera e propria escalation. Basti pensare che all’esordio, il progetto dell’Irs, ancora in fase sperimentale, aveva di poco superato i 10 mila volontari. Cifra aumentata progressivamente nel corso del quinquennio trascorso fino a raggiungere i 90mila attuali. I risultati? Ottime anche le performance. Al riguardo, è sufficiente osservare l’ultimo dato disponibile che indica in quasi 4 i milioni di contribuenti assistiti o consigliati dai “volontari del fisco”. Un numero anche questo in crescendo, tanto che nel 2015 potrebbero superare i 4,5milioni.
A chi è diretta l’assistenza e come funziona – Il programma dell’Irs è piuttosto netto riguardo i destinatari potenziali del lavoro di consulenza o assistenza garantito dai “volontari del fisco”. Innanzitutto, si tratta di contribuenti il cui reddito non deve eccedere i 54mila dollari l’anno, in pratica la fascia media e quella medio-bassa. In secondo luogo, data precedenza agli over-60, quindi a persone in prossime alla pensione o già fuori dal mondo del lavoro. Le modalità per l’utilizzo del programma sono semplici: è sufficiente visitare il sito ad hoc che contiene il kit con le spiegazioni e soprattutto i centri, Stato per Stato e contea per contea, dove recarsi di persona con la propria documentazione. A breve sarà possibile ricevere consulenze anche semplicemente utilizzando una posta elettronica certificata connessa al programma specifico.