«La fase di ripresa dell’economia italiana si sta rafforzando, nonostante lo scenario internazionale sia divenuto negli ultimi mesi più complesso». Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in audizione sulla legge di Stabilità, sottolineando che «il ritorno alla crescita consente di imprimere un’inversione alla traiettoria del debito. Dopo otto anni di aumento ininterrotto il rapporto tra debito pubblico e Pil scenderà dal 2016 ed è previsto in continuo calo negli anni successivi».
Il ministro ha continuato dicendo che «Il processo di riforma dell’economia ha reso sostenibile» il piano per il taglio delle tasse. Il governo ha messo in moto «interventi strutturali che stanno cambiando alla radice la capacità competitiva del Paese». L’approccio «di graduale riduzione del disavanzo, che sostiene la ripresa rispettando le regole Ue sta incontrando il favore dei mercati che premiano la credibilità delle scelte intraprese».
«Complessivamente la manovra di finanza pubblica dispone interventi per 28,7 miliardi nel primo anno, 32,4 nel 2017 e 30,3 nel 2018», ha sottolineato Padoan, confermando che «Tra novembre e dicembre verranno stipulati 15 patti per il Sud che consentiranno di creare la cornice di sostegno ai punti di forza e di vitalità del tessuto economico meridionale».
Per quanto riguarda il tema delle pensioni, il ministro ha sottolineato che con gli interventi sul sistema previdenziale inseriti in legge di Stabilità «non viene depotenziata la riforma del sistema pensionistico – che lo rende uno dei più stabili e sostenibili d’Europa. È cruciale che anche in prospettiva non ne venga indebolito l’assetto».
Poi, rispondendo a quella che ha definito «critica selettiva» su singole misure, il ministro ha detto che il «contrasto all’evasione ha un ruolo centrale nella strategia del governo», ricordando gli accordi sottoscritti e la riforma fiscale che ha reso la normativa «più chiara e semplice così da prevenire comportamenti abusi». Sul tema statali Padoan ricorda che lo stanziamento previsto in manovra per i contratti della P.a. è “coerente con la sentenza della Corte costituzionale. Occorrerà definire i comparti, si potrà così valutare, con la prossima legge di Stabilità, uno stanziamento maggiore”. Questo, però, a quanto pare, potrebbe per l’appunto non essere possibile prima del 2017.
Il ministro ha quindi concluso: «Si può avere un giudizio negativo o positivo di questa legge di Stabilità, ma un giudizio che prenda in esame singole misure in modo isolato è un giudizio di per sè errato, distorto o quantomeno incompleto». Infine sulla riforma del Catasto, prevista dalla delega fiscale ma non attuata dal governo, ”non è accantonata ma è all’ordine del giorno” ha detto Padoan. ”Non si è riusciti ad approvarla nell’ambito del processo normale della delega”. La riforma del Catasto era prevista dalle raccomandazioni europee all’Italia.