Riforma CostituzionaleSi attende in particolare la soppressione del Corpo Forestale dello Stato e il riordino delle forze di polizia. Punti sensibili previsti nella Delega Madia.

 

Il Governo si accinge a varare il primo pacchetto di decreti attuativi della riforma Madia. Secondo quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi l’esecutivo ha già predisposto circa sette provvedimenti e qualunque Cdm, a partire dalla prima settimana di novembre, potrebbe essere quello giusto per la presentazione delle novità, tra cui i dlgs su partecipate pubbliche, servizi pubblici locali, conferenza dei servizi, forze di polizia, Camere di commercio, Freedom of information act e il regolamento sulla sburocratizzazione per gli insediamenti produttivi. Nel mese di dicembre dovrebbero vedere la luce invece gli altri decreti sensibili, quello sul lavoro pubblico con in particolare la riforma della dirigenza pubblica e l’abolizione dei segretari comunali. I provvedimenti prima della loro approvazione definitiva dovranno passare l’esame delle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato che potranno esprimere pareri non vincolanti.

 

Tra i principali nodi che saranno affrontati nella prima tranche dell’attuazione della Riforma Madia c’è l’accorpamento della Guardia Forestale il cui corpo secondo le prime indiscrezioni dovrebbe migrare all’interno dell’Arma dei Carabinieri ( pur con la garanzia dell’«unitarietà delle funzioni attribuite). Un’ipotesi che non piace alla parte sindacale: “L’ipotesi che sembra affermarsi di un eventuale accorpamento del Corpo della Forestale nell’arma dei Carabinieri rappresenta un scelta in controtendenza con gli orientamenti della UE ed in direzione opposta rispetto a quanto sancito dalle recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea per la quale la militarizzazione di un corpo ad ordinamento civile rappresenta una scelta incomprensibile e peraltro non coerente con la funzione ambientale da espletare” ricordano dalla Cisl.

 

Oltre alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato con la Delega sulla Pa il Governo potrà riordinare anche gli ordinamenti del personale di tutte le altre Forze di polizia (ossia Polizia di Stato, Polizia penitenziaria e Corpo forestale, a ordinamento civile, e Carabinieri e Guardia di finanza, a ordinamento militare) con l’obiettivo di una razionalizzazione e potenziamento della loro efficacia “anche in funzione di una migliore cooperazione sul territorio al fine di evitare sovrapposizioni di competenze e di favorire la gestione associata dei servizi strumentali”.

 

In particolare si prevede la revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera delle Forze di Polizia, revisione che dovrà essere raggiunta “tenendo conto del merito e delle professionalità, nell’ottica della semplificazione delle relative procedure, prevedendo l’eventuale unificazione, soppressione ovvero istituzione di ruoli, gradi e qualifiche e la rideterminazione delle relative dotazioni organiche, comprese quelle complessive di ciascuna Forza di polizia, in ragione delle esigenze di funzionalità e della consistenza effettiva alla data di entrata in vigore della Delega”.