fatturazione elettronicaÈ il Dlgs n.127 del 2 settembre 2015, attuativo della Legge delega 23/2014, a sancire i benefici fiscali rivolti ai soggetti passivi che decidano di utilizzare la fatturazione elettronica come mezzo di interscambio nei rapporti commerciali tra i privati. Il provvedimento, attualmente in fase di adeguamento, diventerà definitivo a partire dal 1° gennaio 2017. Le nuove disposizioni rientrano nel piano di semplificazione fiscale e digitalizzazione del Paese, dopo il grande passo della fatturazione elettronica obbligatoria verso la Pubblica Amministrazione (a partire dalla data del 31 marzo 2015).

 

I soggetti idonei possono accedere, in maniera del tutto facoltativa, al sistema di fatturazione elettronica, con un vincolo di cinque anni. La gestione tramite Sistema d’Interscambio entra in vigore dall’inizio dell’anno solare corrispondente all’adesione, fino alla fine del quarto anno solare successivo.

 

L’adesione è tacitamente rinnovata, se non diversamente disposto, al termine del primo quinquennio. Il 1° luglio 2016 è invece il primo spartiacque per il test del servizio rivolto ai privati. A partire da questa data, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti interessati un servizio per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche, secondo normativa vigente.

 

La data definitiva di adeguamento, stabilita dal MEF per il 1° gennaio 2017, vedrà invece il ricorso al Sistema di Interscambio (SID) già messo in opera per la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Questa disposizione, già annunciata alla vigilia del provvedimento, consentirà ai contribuenti di ottenere una certezza nell’invio  e della ricezione del documento da parte del cliente. Le notifiche saranno disponibili in tempo reale.

 

La fatturazione elettronica tra i privati è destinata a mantenere il suo carattere facoltativo. Tuttavia, i contribuenti che scelgono di fatturare elettronicamente per i privati possono accedere a una serie di agevolazioni ed esenzioni in adempimenti come lo spesometro, gli scontrini e gli scambi con i Paesi inseriti nella black-list.

 

Il 1° gennaio 2017 è anche la data da segnare sul calendario per i soggetti passivi IVA di minori dimensioni, per i quali l’Agenzia ha disposto un programma di assistenza mirato e differenziato in base alla natura del soggetto.