intrastatLe modifiche introdotte dal Dl n. 175/2014 qualificano l’errore commesso nella compilazione dei modelli intrastat quale errore di natura formale, in quanto non idoneo ad arrecare un danno erariale.

 

L’omessa presentazione del modello si inquadra come violazione formale (R.M. 20/E/2015), con la conseguente applicazione delle sanzioni e del ravvedimento. Se gli elenchi sono stati omessi si applica la sanzione da 516,00 a 1.032,00 euro per ciascuno di essi, ridotta alla metà (da 258 a 516 euro) in caso di presentazione nel termine di 30 gg dalla richiesta inviata dagli uffici abilitati a riceverla o incaricati del loro controllo; se gli elenchi sono stati presentati in maniera incompleta, inesatta o irregolare si applica la sanzione da 516,00 a 1.032,00 euro per ciascuno di essi, salvo che non si provveda spontaneamente alla correzione o che la correzione avvenga nel termine di 30 gg dalla richiesta dell’ufficio.

 

Con l’istituto del ravvedimento operoso si usufruisce della riduzione delle sanzioni ad 1/8. Quindi 64,50 euro da pagare con F24 indicando il codice 8911.

 

Il modello Intrastat, denominato anche Elenco Intrastat, è stato introdotto dall’art. 50 del D.L. 331/1993 a seguito dell’abolizione delle barriere doganali all’interno della Comunità Europea nel 1993. Mediante il Modello Intrastat vengono elencati all’Agenzia delle Dogane tutti gli acquisti e le cessioni di beni mobili e, dal 2010, anche i servizi resi e acquisiti effettuati da parte di ogni soggetto titolare di Partita IVA nei confronti di fornitori e di clienti (anch’essi titolari di partita IVA) appartenenti ad uno stato membro dell’Unione europea.