Voluntary Disclosure, clessidraIl termine per l’adesione alla procedura di collaborazione volontaria per la regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero slitta dal 30 settembre al 30 novembre. Per l’integrazione dell’istanza e la documentazione, invece, si avranno a disposizione ulteriori trenta giorni, fino al 30 dicembre.

 

La misura, contenuta in un decreto legge varato stamattina dal Consiglio dei ministri, è stata presa, considerato l’elevato numero di richieste in corso, allo scopo di riconoscere più tempo per “recuperare” i necessari documenti, operazione che, tra l’altro, implica il coinvolgimento di soggetti esteri.
Anche chi ha già presentato l’istanza entro la data di entrata in vigore del decreto legge, potrà produrre la relativa documentazione entro il 30 dicembre.

 

L’Amministrazione finanziaria specifica che, per quanto riguarda la documentazione da inviare in riferimento a tali periodi, in molti casi difficile da reperire, è sufficiente l’attestazione della situazione patrimoniale al 31 dicembre dei periodi interessati e, comunque, non antecedenti al 2008.

 

La “collaborazione volontaria” (voluntary disclosure) è uno strumento che consente ai contribuenti che detengono illecitamente patrimoni all’estero di regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente all’Amministrazione finanziaria la violazione degli obblighi di monitoraggio.

 

Possono avvalersi della procedura anche i contribuenti non destinatari degli obblighi dichiarativi di monitoraggio fiscale, ovvero che vi abbiano adempiuto correttamente, per regolarizzare le violazioni degli obblighi dichiarativi commesse in materia di imposte sui redditi e relative addizionali, imposte sostitutive, imposta regionale sulle attività produttive e imposta sul valore aggiunto, nonché le violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti d’imposta.