Delega fiscale alla stretta finale. Dopo l’approvazione sprint di ieri del secondo parere da parte delle commissioni parlamentari sui cinque decreti legislativi di attuazione della legge delega fiscale, la palla passa al governo per l’approvazione definitiva. L’esame dei provvedimenti (i dlgs che riformano riscossione, contenzioso tributario, sanzioni tributarie, agenzie fiscali e monitoraggio e stima dell’evasione) è infatti previsto in preconsiglio dei ministri lunedì 21 settembre.
Camera e senato hanno licenziato i testi senza particolari modifiche, ad eccezione del decreto legislativo sulle sanzioni tributarie. Su tale provvedimento, infatti, le commissioni di giustizia e finanza riunite hanno espresso parere favorevole non ostativo ad una condizione: l’introduzione di un regime transitorio ad hoc. Quest’ultimo dovrà consentire l’applicabilità delle disposizioni di maggior favore per il contribuente, in tema di pagamento del debito tributario, a tutti i procedimenti pendenti all’entrata in vigore del decreto e per le quali non sia stata ancora pronunciata sentenza di primo grado. Le disposizioni oggetto della condizione delle commissioni parlamentari sono quelle nell’art. 13 riformato (causa di non punibilità, pagamento del debito tributario) e del nuovo 13-bis comma 1 (circostanze del reato) del dlgs 74/2000.
Passando all’atto di governo 181-bis, relativo al riordino delle agenzie fiscali, è stato dato l’ok al progetto di riduzione delle posizioni dirigenziali, a completamento di quanto già disposto tramite la legge Madia. Con essa è stato previsto che, a seguito del taglio delle posizioni primarie e in vista del concorso pubblico (che si terrà entro il 31 dicembre 2016), vengano disposte circa 700 nuove posizioni provvisorie aventi il compito di assolvere ai buchi operativi all’interno delle pubbliche istituzioni, in attesa delle cariche ufficiali.
L’approvazione del parere della senatrice Maria Cecilia Guerra ha quindi rimarcato che il taglio dei dirigenti creerà vuoti organizzativi rilevanti e che dovranno quindi essere istituite periodicamente posizioni organizzative non dirigenziali con competenze specifiche. Approvazione definitiva senza osservazioni e condizioni è giunta invece dalla commissione finanze e tesoro del senato, relativamente all’atto 182-bis sulle spese fiscali e il monitoraggio dell’evasione.