esodati-Continua la mobilitazione dei Comitati che rappresentano le istanze dei lavoratori esodati. Dopo la fumata grigia delle scorse settimane e la presa di posizione del Ministro dell’Economia riguardo al funzionamento del Fondo previsto dalla legge 228/2012 la Rete dei Comitati sostenuta da Cgil, Cisl e Uil ha indetto un nuovo presidio per martedì prossimo 22 settembre dalle ore 10 Via XX Settembre di fronte il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

Il nuovo sit-in è stato indetto per chiedere l’approvazione della settima salvaguardia e l’eliminazione delle restrizioni all’opzione donna dopo lo stallo del Governo.

 

I lavoratori chiedono al Governo che prima dell’approvazione della legge di Stabilità vengano date risposte certe e un concreto impegno alla stesura della settima salvaguardia, nonché la proroga dei termini per dare la possibilità alle lavoratrici di poter esercitare l’opzione donna, che consenta loro di poter andare in pensione a 57 anni di età e un’anzianità contributiva di 35, senza subire l’inasprimento dei requisiti imposti da una interpretazione restrittiva dell’Inps.

 

La legge di Stabilità, ricordano i sindacati, deve affrontare la reintroduzione di un principio di flessibilità di accesso alla pensione per favorire l’occupazione dei giovani e per sanare le iniquità e ingiustizie prodotte dalla legge Fornero, come più volte riconosciuto in questi mesi dal ministro del Lavoro e dallo stesso presidente del Consiglio. I sindacati, inoltre, contestano la scelta del governo di sottrarre le risorse stanziate per i provvedimenti di salvaguardia non utilizzate e di trasferirle per altri scopi.

 

Dal canto suo, l’Inps, nell’ultimo report sulle sei salvaguardie varate dal 2012 ad oggi che fotografa la situazione al 10 settembre 2015, ha reso noti i numeri delle richieste accolte per accedere al pensionamento con i criteri antecedenti alla riforma Monti-Fornero. L’Istituto fa sapere di aver certificato quasi 116.000 domande di salvaguardia e di aver liquidato 83.396 pensioni. A luglio, invece, le certificazioni accolte erano 114.317 e le pensioni liquidate 78.334. Ben al di sotto comunque del numero limite di lavoratori e lavoratrici salvaguardati previsto dalla legge che è di 170.230 unità. Dati che rafforzano la richiesta dei sindacati di utilizzare le risorse inutilizzate per risolvere il dramma di quanti sono rimasti senza pensione e senza stipendio.

 

Come si ricorderà, nella giornata di ieri, Padoan ha sostanzialmente detto no alla revisione della legge Fornero e quindi alla flessibilità in uscita ma ha aperto ad una soluzione della questione esodati.