bollettini“L’abolizione delle tasse sulla prima casa, annunciata dal Governo, impone che si fermino iniziative dirette a una riforma più generale. A oggi non mi pare ci siano i presupposti per una riforma organica che abbini la questione del rimborso e altri elementi, che potrebbero modificare il sistema delle entrate locali”. È la posizione espressa da Guido Castelli, delegato Anci alla Finanza Locale, commentando l’ipotesi che l’esecutivo decida di fermare il progetto della Local Tax, imposta destinata ad accorpare i tributi locali. “La stessa Local Tax – ricorda Castelli – tra l’altro non può non essere collegata alla riforma del catasto”. Secondo il Sindaco, va innanzitutto garantita una soluzione per i rimborsi dovuti ai Comuni in conseguenza dell’abolizione della tassazione sulla prima casa.

 

“Posto che il premier ha detto che il rimborso della Tasi prima casa sarà integrale, bisogna chiedere, affinché ciò si realizzi – sottolinea Castelli – almeno tre cose: il rimborso integrale non si abbini a un ulteriore taglio a carico dei Comuni; sia superata la Local Tax, cioè non siano fatte ulteriori modifiche al sistema delle entrate locali, in particolare per quanto riguarda l’addizionale comunale Irpef che deve rimanere in capo ai Comuni. Infine, affinché il rimborso legato all’abolizione delle tasse sulla prima casa sia proporzionato per tutti gli oltre 8mila Comuni italiani – conclude Castelli – non basta far riferimento al valore annuale teorico del 2015, ma è necessario fare una media sui tre anni per evitare ci sia opinabilità nella misura del rimborso stesso”.