acquisti in rete mepaQuali sono le criticità che ha il fornitore iscritto al MePA? Ecco l’esperienza nella lettera di un fornitore dopo tanti mesi di attività sulla piattaforma del MEF.


Gentile Direttore,

ho letto attentamente le osservazioni sull’articolo pubblicato su lentepubblica.it alcune settimane fa riguardo lo studio effettuato dalla società Porzio & Partners sulle tante criticità che il ME.Pa. ancora presenti per gli Enti Pubblici, osservazioni che condivido in pieno.

Nessuno però ha messo in risalto le tante difficoltà che ha il fornitore iscritto al MePA. La prego di pubblicare le nostre esperienze dopo tanti mesi di attività sulla piattaforma del MEF, elenco alcuni aspetti:

– L’iscrizione ha una durata di 180 giorni, nessun messaggio avvisa il fornitore se sta per scadere o se è già scaduto;

– Il catalogo è di difficile e laboriosa compilazione, ogni articolo dev’essere completato con schede tecniche (vere o false), che nessuno controlla;

– Ogni tanto il catalogo viene modificato nella propria impaginazione dagli addetti, nel caso dell’impresa che rappresento, era composto da 110 articoli, ora lo hanno scorporato in 8 capitoli diversi, i clienti che avevano imparato a consultarlo ora devono ricominciare e metà articoli non li troverà più;

– Se come fornitore devo chiedere informazioni al centralino, mi costa 15 euro, perché la telefonata è a pagamento.

– Le gare con piccoli importi non possono essere prese in considerazione in quanto sostiene il costo di 32.00 euro di marche da bollo virtuali;

6° – L’iscrizione per la voce di vendita al Me.Pa è assurda, esempio il mio è PROMAS 114,”divise e uniformi”, però troviamo dal ferramenta alle casse da morto….;

– Molti Comuni sono iscritti a piattaforme alternative al ME.PA. (una di queste ma non l’unica è il ME.SA.) che invita solo chi ne è iscritto (come il vecchio albo fornitori ), tutti gli altri vengono tagliati fuori.

Ora capite perché pochissime ditte sono iscritte a questo infernale mercato elettronico?

Per non parlare poi della fatturazione elettronica con costi proibitivi, variano dai 10 ai 35 euro a fattura…che tornano indietro per il 50% perché mancanti di qualche dato.

Insomma in questo momento di grande crisi economica, questa innovazione ha fatto precipitare e cessare tantissime attività che operavano nel settore.


Fonte: articolo di Elena Brunelli