PatentBoxAttuativo il patent box, che introduce la detassazione su brevetti e opere d’ingegno, con deduzione fiscale dal 30% al 50% nel 2015-2017, con semplificazione contabile per le PMI.

 

Ai nastri di partenza la tassazione agevolata su brevetti (anche in corso di registrazione) e opere d’ingegno, il cosiddetto patent box: il decreto attuativo è stato firmato dai Ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico ed è in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

 

Il beneficio è destinato a tutti i titolari di reddito d’impresa, quindi non riguarda autonomi e professionisti. Per micro impresePMI è prevista la possibilità di un calcolo agevolato della parte di reddito non tassabile: obiettivo, evitare eccessive complicazioni contabili ad imprese che necessitano di semplificazione.

 

Il provvedimento attua una disposizione contenuta nella Legge di Stabilità, poi corretta con l’Investment Compact, inserendosi nell’ambito della strategia messa a punto dal Tavolo Finanza per la Crescita, con l’obiettivo di incentivare le imprese a registrare i brevetti e le innovazioni in Italia, senza invece farlo all’estero per usufruire di una tassazione più agevolata.

 

Si tratta di una deduzione dal reddito pari al 30% nel 2015, al 40% nel 2016 e al 50% nel 2017. La tassazione ridotta è applicabile per cinque anni ed è rinnovabile ma non revocabile. Esprime soddisfazione il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, secondo cui:

 

«l’innovazione è essenziale per consentire al Paese di crescere e per creare occupazione di qualità», «una sfida che le imprese sono chiamate ad affrontare con il sostegno del governo».

 

A sostegno dell’innovazione, anche il recente decreto che rende operativo il credito d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo, del 25 o 50% a seconda delle diverse tipologie di investimento. Due provvedimenti che, sottolinea il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, restano

 

«un ulteriore tassello del quadro delle iniziative finalizzate al rafforzamento delle imprese che il Governo ha preso da quando si è insediato. Soltanto in questo modo, infatti, il sistema Paese può cogliere tutte le opportunità che si stanno affacciando con i primi concreti segnali di ripresa dell’economia».