“Faccio appello ai cittadini che hanno mille ragioni per protestare. Stiamo impostando oggi un cambiamento non facile e il percorso probabilmente non sarà così immediato come vorremmo”. Così il sindaco Ignazio Marino ha aperto la conferenza stampa in cui ha annunciato il nuovo corso dell’azienda romana di trasporto pubblico.
Innanzitutto azzeramento del cda e della dirigenza dell’azienda “non all’altezza della situazione” e poi, ricapitalizzazione di Atac, per un valore di 200 milioni di euro, tra liquidità e beni, di cui si è fatto carico il Comune con l’assestamento di bilancio, approvato oggi dall’Assemblea capitolina. La strategia è stata concordata in un incontro con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che si impegna a trasferire nelle casse capitoline contributi per 301 milioni di euro entro il 30 settembre prossimo.
Contemporaneamente il Campidoglio apre ai privati, e inizia la ricerca di un partner industriale, mantenendo in mani pubbliche la maggioranza del capitale. “L’unica alternativa era quella di chiudere Atac – ha spiegato il Sindaco – portando oggi i libri in tribunale e avviando una procedura di fallimento che avrebbe causato una profonda insicurezza per i posti di lavoro e messo radicalmente a rischio il servizio. Sarebbe stata forse la soluzione più facile ma io davvero penso che possiamo farcela e possiamo evitare di arrivare a una soluzione così drammatica”.
Il sindaco ha quindi dato incarico al direttore generale Atac, Francesco Micheli, di procedere al rinnovamento dei vertici aziendali. La prossima tappa è tra dieci giorni, quando Marino e Zingaretti comunicheranno i termini dell’operazione.