pensionatiIn Gazzetta Ufficiale il decreto sulla rivalutazione dei trattamenti colpiti dal blocco dell’indicizzazione determinato dalla Legge Fornero. Ad Agosto circa 4 milioni di pensionati riceveranno in media un “bonus” di 500 euro.

 

E’ stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto legge sulla rivalutazione del­le pensioni, dopo l’approvazione definitiva di Palazzo Madama la scorsa settimana. Il provvedimento, come già anticipato nei giorni scorsi, stabilizza le misure previste dal Governo per rispondere alla sentenza della Consulta di maggio, che ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici superiori a tre volte il minimo Inps, per gli anni 2012­-2013. Ecco le principali novità.

 

Rimborsi. Con il provvedimento si prevede una parziale restituzione della mancata indicizzazione per il biennio 2012-2013 per gli assegni compresi tra tre e sei volte il minimo inps. I rimborsi scatteranno in via automatica (non si dovrà produrre alcuna domanda all’inps) con il rateo di Agosto ed ammonteranno in media a 500 euro ciascuno. Interessati da queste norme sono circa 4 milioni e mezzo di pensionati, coloro che hanno visto il proprio assegno “congelato” durante il biennio 2012-2013. Nessun “rimborso” invece per gli assegni superiori a 6 volte il minimo, in cui si trova larga parte del ceto medio, per i quali il decreto non ha previsto alcun ristoro patrimoniale dopo la Sentenza della Consulta.

 

Il rimborso per gli anni passati sarà sottoposto a tassazione separata. Questa modalità di tassazione consente di evitare di cumulare con il reddito complessivo di un dato anno i redditi prodotti in periodi di imposta precedenti, che vengono quindi sottratti all’assoggettamento fiscale progressivo. Su questi arretrati l’imposizione avviene con un’aliquota media più favorevole per il contribuente e non vengono applicate le addizionali. I rimborsi spetteranno anche agli eredi.

 

Le altre misure sulle pensioni. Nel provvedimento ci sono anche altre misure sulle pensioni che non hanno a che fare con la sentenza della Consulta ma che sono state chieste dai vertici Inps. In particolare c’è l’unificazione delle date di pagamento delle pensioni al primo di ogni mese per tutte le gestioni previdenziali dell’Inps (anche ex-inpdap ed ex-enpals che pagavano gli assegni in giorni diversi dal primo di ogni mese). C’è poi la sterilizzazione del tasso negativo di capitalizzazione dei montanti contributivi per l’anno corrente (-0,1927 per cento) determinato dall’andamento a sua volta negativo del Pil con la precisazione, dopo le modifiche della Camera, che tale sterilizzazione non viene “recuperata” con una riduzione del medesimo tasso dal prossimo anno (2016).

 

C’è la norma di rifinanziamento del fondo sociale per l’occupazione finalizzato agli ammortizzatori in deroga (1 miliardo) e dei contratti di solidarietà (70 milioni). Per quanto riguarda il Tfr in busta paga, infine, viene rafforzatala garanzia per le imprese che decidono di far ricorso al finanziamento bancario per il pagamento dei dipendenti che avessero optato per l’incasso nel biennio sperimentale previsto dalla Stabilità.

 

Da segnalare anche l’interpretazione autentica di un passaggio della legge di stabilità 2015 che agevolerà la pensione per i lavoratori esposti all’amianto, ai quali erano state revocate le certificazioni Inail. Da ultimo la precisazione che i vitalizi dei politici saranno cumulati ai trattamenti previdenziali in essere e costituiranno soglia per far scattare la perequazione automatica.