Alcuni organi di informazioni hanno riferito la notizia di una richiesta del Ministero dell’Economia e delle Finanze al Comune di Roma di “recupero” o “rimborso” delle somme erogate al personale dipendente a titolo di salario accessorio. Questa notizia è infondata.
[Nel 2013 l’attuale vertice del Comune di Roma ha chiesto al Mef una verifica di regolarità della propria contabilità]. Il Mef, attraverso gli ispettorati della Ragioneria Generale dello Stato, ha svolto nel gennaio 2014 un’ampia ispezione al Comune di Roma che ha portato a rilevare alcune irregolarità contabili, tra cui quella riferita all’aumento del fondo per lo sviluppo delle risorse umane e per la produttività del personale per il periodo 2008-2012.
Nello scorso mese di ottobre il Comune ha fornito alla RGS una serie di considerazioni sull’andamento complessivo della spesa per il personale e sui servizi svolti. La RGS ha ritenuto che queste argomentazioni non fossero tali da superare i rilievi dell’ispezione, sollevati alla luce del Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale interessato, e lo ha notificato con una comunicazione all’amministrazione capitolina a fine maggio.
Il CCNL di riferimento consente infatti di destinare risorse aggiuntive al fondo a seguito di attivazione di nuovi servizi o dell’ampliamento dei servizi esistenti che richiedano un aumento delle prestazioni del personale.
Nella sua comunicazione al Comune, la RGS non fa alcun riferimento ad operazioni di recupero delle cifre erogate. La RGS resta in attesa di conoscere i provvedimenti adottati per una corretta quantificazione delle risorse del fondo.