banchi_scuola-300x208Tra le controindicazioni legate alla mancata approvazione della riforma, c’è la questione degli esoneri ai vicepresidi per la gestione delle scuole.

 

Ricordiamo, e lo fa anche la relazione tecnica del Senato, che gli esoneri e i semiesoneri sono stati cancellati dalla legge di stabilità. Si tratta dell’abrogazione dell’articolo 459 del testo unico che consentirà un risparmio di 100 mln di euro lordo Stato.

 

L’abrogazione è cotrobilanciata, così si desume dal testo del DDL, dal fatto che potranno essere previsti nel POF triennale, in modo da calibrare il fabbisogno di personale. I dirigenti potranno avere fino al 10% di collaboratori, inclusi i vicepresidi che potranno non insegnare.

 

Il problema sorge nel momento in cui la riforma dovesse non andare in porto o ritardare.

 

Infatti, per il 2015/16 è previsto che i dirigenti facciano una ricognizione del personale necessario alla scuola, includendo anche i collaboratori.

 

Secondo la riforma ciò dovrebbe essere fatto entro la fine di giugno, ma a quanto pare i tempi slitteranno, probabilmente fino a metà luglio se  non oltre.

 

Il peggio potrebbe concretizzarsi nel momento in cui la riforma non dovesse andare in porto. In tal caso ci troveremmo davanti ad un paradosso, l’abrogazione degli esoneri e l’impossibilità per le scuole di inserirli nei piani triennali perché scomparsi insieme alla riforma.

 

Forse è il caso che chi ci governa inizia a pensare a qualche toppa onde evitare il caos.