Diffondere la cultura del verde e dell’agricoltura tra i cittadini, sia nelle città che nelle aree periurbane, limitare il consumo del territorio, specie di quello agricolo, migliorare gli stili di vita e la qualità dell’ambiente, valorizzare il paesaggio e i beni culturali. Nasce dalla volontà condivisa della Regione Umbria e dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni) Umbria di cooperare in questa direzione il protocollo d’intesa “per la valorizzazione, riqualificazione e la diffusione delle conoscenze e delle pratiche relative all’agricoltura periurbana e agli orti urbani regionali” firmato stamani a Palazzo Donini dall’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, e dal presidente dell’Anci Umbria, Wladimiro Boccali.
L’Anci è già partner di un più ampio progetto nazionale, chiamato “Orti urbani”, proposto dall’associazione Italia Nostra nel 2006, con la quale ha siglato un protocollo di intesa nel 2008, rinnovato il 10 maggio 2013 anche con la partecipazione di Res Tipica (l’associazione costituita dall’Anci e dalle Associazioni nazionali delle Città di Identità per la promozione e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico, ambientale, culturale e turistico dei Comuni aderenti). Al progetto hanno già aderito diversi comuni umbri (Perugia, Foligno, Bevagna, Amelia, Trevi, Marsciano, Sant’Anatolia di Narco, Lugnano in Teverina, Spello ed è in procinto di aderire Massa Martana) e altri Comuni italiani (Roma, Torino, Genova, Savona, Padova, Ostuni, Favara). Ora la Regione Umbria, prima in Italia, ha sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa con Anci Umbria, calato sulla realtà regionale.
“Condividiamo l’obiettivo e l’impegno di aver cura della verde Umbria, della qualità del suo paesaggio e della coesione sociale delle sue città – ha sottolineato l’assessore Cecchini – Dando valore alle esperienze già portate avanti dai Comuni, abbiamo accolto la sollecitazione dell’Anci di iniziare un percorso sinergico e di cooperazione per dare organicità a quanto si sta realizzando, favorire la diffusione della cultura degli orti su tutto il territorio regionale e con essa anche della socialità e della partecipazione dei cittadini”.
“Oggi, anche in risposta alla crisi economica e sociale – ha detto – c’è una riscoperta delle buone pratiche agricole, della coltivazione degli orti, nel rispetto dell’ambiente ma anche della qualità dei prodotti che giungono sulle nostre tavole. La Regione Umbria – ha ricordato – sta lavorando su queste tematiche nell’ambito del progetto comunitario ‘Hybrid Parks’, insieme a 16 regioni di vari Paesi europei, anche quale strumento per contribuire alla salvaguardia delle specie autoctone e alla conservazione della biodiversità”. “Gli orti e giardini urbani – ha aggiunto l’assessore Cecchini, annunciando per i prossimi mesi il debutto di un ‘festival’ che farà scoprire luoghi meno conosciuti delle città umbre ‘rinati’ grazie alle coltivazioni agricole – potranno contribuire alla valorizzazione turistica dei nostri centri, impendendo il degrado delle aree con un utilizzo del territorio a ‘cemento zero’”.
“Oggi firmiamo un protocollo che si lega alle politiche per lo sviluppo delle nostre città – ha detto il sindaco di Perugia e presidente dell’Anci Umbria, Boccali – L’obiettivo è quello di rigenerare le nostre città, ripensare i luoghi, valorizzarne le bellezze, favorire la socialità con iniziative ed eventi e la realizzazione degli orti urbani contribuisce a questo scopo. C’è una sensibilità, anche condizionata dall’attuale fase di crisi, che va crescendo attorno a queste tematiche, su cui abbiamo costruito il progetto per la candidatura a capitale europea della cultura per il 2019. Nel ricostruire i luoghi – ha proseguito – il recupero dell’esistente e l’orto, il ‘vuoto’ urbano, devono essere fondamentali”.
Alla firma del protocollo d’intesa è intervenuto il responsabile del progetto nazionale “Orti urbani” di Italia Nostra, Evaristo Petrocchi, che esprimendo il “compiacimento” del presidente dell’associazione, ha sottolineato come “con questo protocollo ci sarà una spinta per l’attuazione degli orti urbani che riqualificano la città, danno socialità, migliorano la qualità della vita”. Presenti, oltre ai dirigenti e funzionari degli uffici di Regione e Anci che hanno lavorato per il progetto, i sindaci di Cannara, Annalita Polticchia; Spello, Sandro Vitali; Trevi, Bernardino Sperandio, che hanno rimarcato importanza degli obiettivi che si perseguono con l’orto urbano. Disponibilità a collaborare è stata espressa dal professor Bruno Romano (la Facoltà di Agraria ha elaborato le linee guida del progetto nazionale) con un progetto dell’Università per Stranieri per orti multietnici nel Parco di Santa Margherita a Perugia, dall’Associazione degli Apicoltori Umbri (Apau) e dall’associazione “Vivi il borgo”, impegnata per la realizzazione dell’orto rubano attorno al complesso di San Matteo degli Armeni a Perugia.
In base al protocollo, il progetto per la valorizzazione, riqualificazione e diffusione degli orti all’interno delle mura urbane e delle zone limitrofe sarà coordinato sul territorio umbro dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, attraverso la Direzione e il Servizio Sistemi naturalistici e Zootecnia, con la costituzione di un tavolo tecnico cui parteciperanno soggetti legati a tali tematiche, da individuare in maniera condivisa.
Il tavolo tecnico dovrà predisporre un piano di sviluppo di marketing, comunicazione e gestione, e le linee guida per la corretta pianificazione, progettazione e la valorizzazione degli orti urbani e dell’agricoltura periurbana.
Il tavolo avrà anche il compito di elaborare un regolamento per la realizzazione degli orti nell’ottica della conservazione e della salvaguardia della biodiversità e della qualità ambientale e paesaggistica.
Le parti si impegnano a collaborare attraverso le proprie strutture a garantire il raccordo con gli altri soggetti pubblici e privati interessati all’iniziativa e a diffonderne le finalità e l’attuazione. Il protocollo avrà la durata dalla data di sottoscrizione fino a tutto il 2015.
FONTE: Quotidiano OrvietoSi (www.orvietosi.it)