SICUREZZA SCUOLAGrazie al progetto cofinanziato dall’Inail, l’Istituto tecnico Marconi sarà il primo in Italia a dotarsi di un sistema di gestione integrato, grazie al quale un gruppo di alunni vigilerà sul rispetto delle norme, la gestione dei consumi di acqua e luce e il corretto utilizzo dei macchinari negli oltre 50 laboratori

 

A scuola come in un’azienda. A monitorare e gestire la sicurezza e l’impatto ambientale dell’Istituto superiore di istruzione industriale Marconi di Piacenza saranno gli stessi alunni e insegnanti. Grazie al progetto “Educazione alla scuola sostenibile”, cofinanziato dall’Inail insieme a Provincia, Ausl, Arpa, Confindustria e Fondazione di Piacenza e Vigevano, è stato infatti creato un gruppo di referenti interni che, attraverso segnalazioni di non conformità e una serie di audit interni, sarà responsabile della sicurezza e della sostenibilità della scuola.

 

Ai docenti spetterà la supervisione delle attività. Nella prima fase del progetto un gruppo di circa 30 studenti delle classi terza e quarta sarà formato attraverso corsi e seminari interni, per poter poi coordinare e partecipare attivamente al sistema di gestione integrato ambiente e sicurezza. Mentre agli insegnanti spetterà il compito di garantire il corretto svolgimento delle attività, gli alunni verificheranno che tutto sia svolto secondo il regolamento: dal controllo dell’energia elettrica, passando per la raccolta dei rifiuti e il consumo idrico. Gli studenti, inoltre, dovranno occuparsi anche della sicurezza e del corretto utilizzo dei macchinari negli oltre 50 laboratori di cui dispone l’Istituto.

 

“È un modo efficace per insegnare la cultura della prevenzione”.L’iniziativa nasce dalla volontà di incrementare la motivazione e la competenza tecnico-gestionale dei docenti, del personale tecnico e degli allievi. “Questo progetto – sottolinea Giuseppe D’Antonio, dirigente dell’Inail di Parma e Piacenza – vede la scuola come un’azienda, con in più finalità educative e formative, e proprio come in un’azienda si misura con almeno tre aspetti: lavoro, ambiente e formazione”. Per D’Antonio si tratta di una modalità efficace “per insegnare la cultura della prevenzione sul lavoro e del rispetto dell’ambiente ai ragazzi, in questo caso non solo destinatari passivi di una serie di informazioni, ma attori principali di scelte e buone pratiche”.

 

Un modello esportabile anche in altre realtà. Partito in forma sperimentale all’Isii Marconi, il progetto mira poi ad estendersi anche ad altri istituti della provincia e della regione. “Il suo punto di forza – precisa D’Antonio – è proprio il coinvolgimento di studenti, docenti e operatori tecnici nella costruzione di un sistema integrato di gestione ambientale e della sicurezza in ambito scolastico, da consegnare alle classi degli anni successivi, ma anche ad altri istituti tecnici che vorranno mettersi in gioco e applicare lo stesso sistema alla loro scuola”.