debiti pubblica amministrazioneBuone notizie per le imprese fornitrici delle PA: è in dirittura d’arrivo un nuovo sblocca-debiti da quasi 5 miliardi per facilitare il pagamento delle fatture scadute ma non onorate da Regioni (2 miliardi), servizio sanitario (1,9 miliardi) e Comuni (850 milioni, in questo caso sotto forma di anticipazioni di liquidità).


Il nuovo pacchetto normativo sarà parte del nuovo Decreto Enti Locali e questo specifico tassello ha grandi probabilità di vedere la luce al più presto. Misura auspicabile, considerato che i debiti della PA oscillano attualmente intorno alla spropositata cifra di circa 60 miliardi di euro. Dato aggravato dalla constatazione che la nostra PA è la peggiore pagatrice d’Europa, visto che salda mediamente i propri fornitori dopo 144 giorni, contro i 34 giorni medi che si registrano in Ue.

 

Ma cosa prevede nella pratica questa nuova velocizzazione del saldamento debiti?

 

Questa nuova ondata di risorse sblocca debito darà una boccata d’ossigeno ai fornitori che ancora avanzano pretese sulla PA nell’ultimo anno: permetterebbe, infatti, di liquidare le fatture scadute nel 2014 finora scoperte dai vecchi provvedimenti.

 

Nel futuro decreto è previsto che le risorse vengano distribuite entro fine Giugno con decreti ministeriali, ma solamente nei confronti delle amministrazioni in grado di certificare alla Cassa Depositi e Prestiti di aver già pagato almeno il 75% dei debiti interessati dai vecchi provvedimenti di sblocco.

 

Nel caso delle Regioni, invece, dovrebbe essere dato il via libera da parte del tavolo tecnico ai piani di copertura previsti dall’articolo 3, comma 2 del Dl 35/2013.

 

Inoltre sono previste misure di correzione alle sanzioni per chi nel 2014 ha impiegato in media più di 90 giorni per liquidare le proprie fatture. Dai calcoli dovrebbero uscire i pagamenti realizzati grazie ai precedenti sblocca-debiti.

 

Questo insieme di interventi aiuterà il meccanismo di trasparenza nella gestione dei pagamenti delle PA ai propri fornitori, mettendo nero su bianco quali sono le amministrazioni che pagano più celermente e quali siano quelle col “braccio più corto.”

 

Questa temporanea trasparenza nei pagamenti, però, avrà lunga vita o sarà l’ennesimo fuoco di paglia?

 

I fornitori delle PA potranno dormire sonni tranquilli, con la certezza di poter vedere in tempi brevi il pagamento del proprio credito con gli Enti Locali, o continueranno ad essere tormentati da sogni agitati?

 

Troppe domande delle quali, purtroppo, ancora non conosciamo tutte le risposte.